Il riordino andrà ad incidere soprattutto sugli annunci mortuari che potranno essere pubblicati solo ed esclusivamente nelle bacheche riservate alle affissioni di natura istituzionale e sociale. Non sarà consentita neppure l’affissione nei muri delle abitazioni dei congiunti dei defunti: gli operatori dei servizi funebri dovranno garantire quest’ultime attraverso delle bacheche mobili per un periodo non superiore ai 5 giorni. Dal primo gennaio 2016, inoltre, i manifesti funebri non potranno avere una dimensione superiore ad un foglio A3.
Per chiunque violi le disposizioni stabilite nell’ordinanza sono previste delle sanzioni pecuniarie che vanno da un minimo 103,29 euro ad un massimo di 1.032,91 euro. Inoltre, è previsto che il Comune provveda all’immediata copertura dei manifesti non in regola con spese a carico del trasgressore. Queste disposizioni sono finalizzate al raggiungimento di alcuni obiettivi quali quello della salvaguardia dell’ambiente, attraverso il contenimento dei consumi di cellulosa e dell’inquinamento da prodotti a base di petrolio, e di garantire il decoro urbano, mortificato dalla presenza degli annunci mortuari sui muri delle abitazioni, dove rimangono anche per mesi, e sulla pressoché totalità degli impianti destinati alle pubbliche affissioni.