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Palazzo-della-Provincia1Due grandi questioni, strategiche, avrebbero già dovuto essere presenti a Licata nel dibattito politico. L’uscita da Girgenti Acque, per un ritorno quanto più veloce all’acqua pubblica, e la scelta del Libero Consorzio cui aderire una volta scomparse le province. Ancora in vita, per la verità, e gestite da commissari nominati dal governatore Crocetta, in attesa che i tempi lunghi della politica definiscano i nuovi assetti gestionali e diano ai comuni, ai cittadini soprattutto, la libertà di scegliere i propri organismi territoriali.

A Gela hanno già deciso (con scene di gioia collettiva) di staccarsi dalla vecchia provincia di Caltanissetta e di aderire, per il momento, al Consorzio metropolitano di Catania. Un referendum aveva anticipato questa scelta. Di stare con Caltanissetta i gelesi erano proprio stanchi. Si tratta ora di vedere se quella di stare con Catania sarà per la Città del Golfo una decisione definitiva o se, nel frattempo, considerata anche la sua popolazione, non verranno avviate iniziative – e sembra la cosa più probabile – per dar vita a un consorzio più piccolo con le città vicine e di cui essere comune capofila.

Sarebbe opportuno pure a Licata avviare il dibattito sull’utilità o la convenienza di rimanere con Agrigento, da cui – è opinione generale – con manifesto vittimismo ci siamo sempre sentiti trascurati. Oppure se è più giusto tentare altre strade, ora che ci si presenta l’occasione.

Girgenti-Acque-1Ma più immediato deve essere il pronunciamento politico sull’Acqua pubblica. Non basta, per quanto importante sia, l’indicazione già data dal sindaco Cambiano. Per pronunciamento s’intende l’uscita pubblica di tutti i gruppi consiliari su una questione di libertà e di democrazia. Ogni gruppo deve dire alla città se preferisce l’attuale gestione privata dell’acqua o se è favorevole alla sua gestione pubblica. Attraverso la costituzione, prevista dalla nuova legge regionale, di liberi consorzi comunali.

È vero che l’attenzione di chi amministra e di chi controlla, e per ragioni oggettive, si concentra prevalentemente sulle emergenze quotidiane. Ma è anche vero che sulle scelte strategiche si misura la credibilità di una classe politica. E il ritorno all’acqua pubblica come il futuro assetto delle vecchie province ne sono momenti fondamentali.

Gaetano Cellura