“Le diverse notizie di stampa che riguardano le preoccupanti difficoltà della sanità agrigentina in particolare negli ospedali di Licata e Canicattì dove si parla tra l’altro di chiusura ed accorpamenti di reparti, destano non poco stupore anche alla luce delle rassicuranti che nell’ultima audizione, tenutasi il 15 giugno scorso la direzione aziendale dell’Asp aveva rilasciato alla presenza dei due sindaci delle cittadine interessate”.
E’ il commento del Presidente della Commissione speciale di Indagine e di studio per il Monitoraggio dell’attuazione delle leggi e Vice Presidente della Commissione Sanità l’onorevole di “Prima l’Italia” Carmelo Pullara.
“Siamo nel mese di luglio,- spiega Pullara – e ricordo a me stesso che quasi prevedendo tutto ciò che sta accadendo, la Commissione sanità, su mio input, ha approvato una risoluzione che prevedeva il potenziamento e messa in sicurezza dei due ospedali, da allora diverse audizioni della commissione da me presieduta al fine di monitorare l’effettiva applicazione della risoluzione. Nelle diverse audizioni, i tre direttori, generale, amministrativo e sanitario, hanno rassicurato sull’attività di potenziamento degli ospedali di Canicattì e Licata. Rassicurazioni che sono state ribadite come dicevo nell’ultima audizione tenutasi il 15 giugno.
Oggi le notizie che arrivano sono diametralmente opposte alle dichiarazioni rilasciate. Mi chiedo a che gioco stiamo giocando? E nel caso dovessero corrispondere a realtà la non effettuazione degli adempimenti previsti nella risoluzione vogliamo sapere di chi è la colpa se sanitaria, amministrativa ovvero gestionale.
Pertanto – conclude Pullara – ho convocato per giovedì prossimo 14 luglio alle ore 10 la Commissione speciale di Indagine e di studio per il Monitoraggio dell’attuazione delle leggi, in ordine al potenziamento dei Presidi ospedalieri di Licata e Canicattì, al fine di capire cosa sta succedendo e comunque ripristinare e mettere in sicurezza l’assistenza sanitaria nei territori di interesse non è escluso che vengano fuori argomenti riguardanti anche altri territori”.