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I numeri stanno aumentando. Era inevitabile. Siamo stati messi in guardia, avvertiti, siamo stati quasi implorati di essere rispettosi delle regole. Per evitare di farci male da soli. Per evitare di fare del male ai nostri cari, ai nostri genitori, nonni e agli anziani delle nostre famiglie.

Se ne fregano! La parola d’ordine è “divertirsi”, costi quel che costi. Le scene che documentiamo praticamente ogni sera sono sconcertanti: non c’è locale della città dove non ci sia assembramento, non c’è zona della città in cui la sera (con punte massime nei weekend) non si registrino assembramenti o capannelli di gente. Da ridere è poi l’utilizzo della mascherina. La sottovalutazione del problema (ma tanto non lo capiranno, l’importante è lo Spritz!) rischia di far impennare i numeri come sta già accadendo.

Non dovrebbero servire i controlli delle forze dell’ordine: due mesi chiusi a casa avrebbero dovuto insegnarci a rispettare le regole senza se e senza ma. Senza il bisogno di qualcuno che ci dica di mettere la mascherina o di stare distanziati. Condividiamo al 100% quanto afferma la Polizia Municipale: “Non ci sarà mai un poliziotto per ogni abitante ed una singola trasgressione può costare cara ad una moltitudine di persone. Preoccupiamoci quindi di fare ciascuno del nostro meglio, non disdegnando di pretendere che anche le persone accanto a noi lo facciamo”.

Ma stasera, tra poche ore, sarà già tutto scordato. Stasera, tra uno spritz e un prosecco, torneranno a fregarsene del rischio di portarsi il virus a casa. Fosse stato per loro avrebbero ballato fino all’alba a Ferragosto (alcuni lo hanno anche fatto). E’ la generazione “dell’apparire prima di essere”. Amen. O forse è meglio Prosit.