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L’ex Sindaco Angelo Biondi interviene sulla mancata approvazione del consuntivo 2020.

Una palla di ferro, bella grossa, è legata alla caviglia del nostro Comune. Una zavorra che si chiama “Rendiconto finale 2020”, e cioè il documento contabile di fine anno con il quale si rendiconta e certifica, di fronte al Consiglio Comunale, le spese sostenute e le entrate effettivamente incassate per la gestione dell’Ente. In pratica si tratta di una sintesi contabile (che dovrebbe essere fatta al 31 dicembre) dell’anno precedente che serve a rendere conto alla comunità del corretto utilizzo delle risorse a disposizione del Comune, oltreché a dimostrare se dette risorse sono state ottenute ed utilizzate secondo quanto previsto e, soprattutto, nel rispetto delle norme. Nella sua semplicità tecnica, fatto di cifre e di numeri (tanto ho incassato, tanto ho speso) il consuntivo rappresenta un documento dal contenuto fortemente politico, che permette al consiglio comunale di esercitare la sua attività di indirizzo e di controllo.
Ed eccoci al punto, il CONSIGLIO COMUNALE cosa fa difronte ad un ritardo tanto grave che ci impedisce di ricevere i copiosi finanziamenti messi a disposizione dei comuni grazie alle misure del PNNR?
Il sindaco tramite un recente (e poco felice) comunicato stampa, ci fa sapere che tutto è fermo in attesa del parere dei revisori dei conti, e che quest’ultimi sono impossibilitati ad esprimersi in quanto aspettano, dall’ufficio comunale di ragioneria, le risposte ai dubbi e alle perplessità sollevate sull’atto contabile. Sulla tempistica (biblica) con cui affrontano i problemi sindaco e giunta, non credo che ci sia altro da aggiungere; ormai, è chiara ed evidente e non solo ai licatesi. Non ci resta, dunque, che appellarci ai consiglieri comunali, in particolar modo al presidente e ai componenti la commissione “Finanze – Programmazione – Tributi – Bilancio ed adempimenti connessi”. Rientra tra le vostre prerogative convocare: revisori dei conti, funzionari comunali di ragioneria e volendo anche il sindaco e l’assessore al bilancio; e chiedere non solo le spiegazioni del caso, ma spingere per la celere soluzione della paradossale questione.
Dateti una mossa, dunque, vi ricordo che il 15 marzo, scade il termine per richiedere il “Contributo Enti Locali per spesa di progettazione definitiva ed esecutiva, Annualità 2022”. Parliamo di 320 milioni di euro messi a disposizione di comuni scarsi di risorse proprie (come il nostro) per finanziare le spese di progettazione di opere di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio degli enti locali, oltreché per investimenti di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti.