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La sezione locale di Confcommercio ha inviato una Pec alle seguenti istituzioni: Prefettura, Questura, Comune, Commissariato di Ps, Comando Carabinieri. Si tratta di una lettera aperta che contiene un appello per un maggiore controllo del territorio, ma anche un appello alla cittadinanza affinchè faccia la propria parte segnalando quando è il caso. La missiva è stata firmata da 42 commercianti del centro storico. Ecco il testo.

Le imprese produttive ed economiche di Licata, a seguito dei ripetuti episodi delittuosi perpetrati nei confronti di tanti imprenditori, rappresentano a tutte le Istituzioni Pubbliche un forte senso di preoccupazione e scoramento.
La grave situazione che si vive in città non sconvolge la quotidianità dei soli commercianti ma coinvolge tutta la comunità licatese
Comunità che si deve riscoprire solidale, e contribuire alla vigilanza ed al rammendo del tessuto collettivo.
A causa della pandemia si lavora male e poco, l’instabilità lavorativa derivante dai suoi effetti non accenna a finire e chi ancora resiste lo fa con tenacia e con il piglio del buon padre di famiglia, consapevole di andare verso un futuro lavorativo incerto.
Ormai, da anni si lavora con la preoccupazione che ogni notte possa accadere qualcosa di irreparabile per le proprie aziende, i negozi e le attività commerciali tutte e lo stato d’ansia stravolge ogni cosa.
Le condizioni nelle quali ci vediamo costretti ad operare, a causa degli atti criminali che subiamo o potremmo subire, ci toglie la serenità necessaria non riuscendo più ad affrontare quelli che sono le nostre quotidiane problematiche di produttori e commercianti.
Essere diventati vittime, sistematicamente, di azioni criminali è oltremodo insostenibile.
Ecco perché chiediamo alle forze dell’ordine ed a tutte le istituzioni di ogni grado la massima attenzione su quanto sta accadendo ai danni delle attività licatesi.
Riteniamo che in questo particolare momento storico bisogna garantire un minimo di serenità a tutto il tessuto economico e produttivo della nostra città.
Da sempre riponiamo la massima fiducia alle forze dell’ordine e alle istituzioni, ma oggi più che mai chiediamo una presenza, a Licata, ancora più capillare.
Inoltre riteniamo indispensabile e chiediamo di applicare con urgenza un progetto di videosorveglianza, anche attraverso la stipula di specifici protocolli.
A Licata la sicurezza percepita, purtroppo, è al minimo storico e deve essere recuperata, sappiamo che incidono una serie di fattori istituzionali, ma non solo perchè fra questi vi sono il rispetto delle regole e il senso civico da parte di tutti, probabilmente quest’ultimo da riscoprire in quanto smarrito.
Dobbiamo riscoprire la consapevolezza di far parte di una comunità dove ognuno deve fare la sua parte, sia rispettando le regole ma anche segnalando comportamenti non conformi al vivere civile.
Chiediamo a tutti i nostri concittadini maggiore senso civico nel segnalare qualunque azione delinquenziale, anche anonimamente perchè nessuno deve mettersi in alcun modo in pericolo, dobbiamo diventare i custodi della nostra comunità per cui se a Licata si ritrova la giusta serenità andremo tutti avanti, altrimenti si rischia il collasso definitivo.
A tutte le istituzioni ribadiamo e con forza di stare ancor più vicini ai licatesi, gente laboriosa e onesta, attraverso azioni sempre più tangibili.