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300 pecore sono state salvate dall’abbattimento. Gli animali, di proprietà di un pastore licatese, non erano tracciati e un ricorso al Tribunale amministrativo regionale ha stoppato il provvedimento emesso dall’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento.

Tutto aveva avuto inizio durante un blitz effettuato dai Carabinieri a caccia di droga o latitanti. I Militari dell’Arma avevano invece trovato 300 ovini sprovvisti di talloncino di tracciabilità per i quali, dopo ispezione Nas, era stato disposto l’abbattimento. Un ricorso al Tar presentato dall’avvocato Lumia ha impedito l’uccisione dei trecento capi di bestiame per i quali il proprietario ha avviato le procedure di messa in regola.