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Completati i progetti portati avanti durante l’anno scolastico dagli studenti dell’Ipia. Esposte da ieri, presso i locali dell’Istituto “Ines Giganti Curella”, le opere realizzate dagli alunni partecipanti ai progetti “Il lavoro minorile, ieri e oggi. Non disperdiamoli” ed “Educare al rispetto di sè, degli altri e delle cose”. “L’insegnamento – fanno sapere le docenti che hanno accompagnato gli studenti nella realizzazione dei progetti – non è solo cattedratico, ma è tale se sa anche prescindere dalla cattedra! Quando la passione per il proprio lavoro si coniuga con la creatività dei discenti, unita al desiderio di esprimersi con “cuore e mani”, possiamo essere certi di avere raggiunto non il mero obiettivo didattico ma di avere dato loro la possibilità di toccare lo “straordinario” attraverso profondi momenti di riflessione”. La partecipazione ai Progetti ha consentito agli alunni di conoscere sia la tematica del lavoro minorile che di analizzare il concetto di rispetto, espresso in ogni sua declinazione. L’uno si è concluso con la realizzazione di un’opera artistica, costituita da un libro, al quale è stato dato il titolo “Come fili d’erba”, che vuole rappresentare, sia il lavoro minorile, nella forma del disagio psico-fisico e dello sfruttamento, che la valenza fondamentale della scuola, l’unico mezzo ineludibile per potere arrivare al traguardo formativo degli alunni. L’altro, invece, ha come titolo “Il rispetto è un passepartout”, inteso come la chiave che apre tutte le porte. Le docenti referenti sono state Laura Pintacrona, Maria Canfora, Ilaria Brunetta. Questi gli studenti partecipanti: Roberta Cassaro, Mariapia Marino, Elisa Pavone, Angelo Pelonero, Daniele Strincone, Marco Strincone, Fabiana Rizzo, Asia Schembri, Valeria Vella, Maria Rita Gallè.