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Gianluca Ciotta (ex candidato sindaco) lascia il Movimento 5 Stelle. Ecco il documento con il quale annuncia il proprio disimpegno.

Si è varcato il limite della coerenza, si va verso la deriva autoritaria ed io, francamente, non ci sto. Questo Movimento 5 Stelle (oggi associazione “Il Blog delle Stelle”) è irriconoscibile. Tra scremature ingiustificate di attivisti che hanno dato l’anima per la sua crescita, l’irriverenza mostrata verso le sue basi quasi dimenticate, la creazione di una piramide verticistica che si arroga il diritto di decidere su tutto e su tutti, l’imbarco di politici provenienti da ogni bacino elettorale anche in barba al nuovo regolamento, la democrazia partecipata è una farsa. Il sistema di votazioni in rete è una farsa. L’uno vale uno è una farsa. Il canale informativo delle dirette on-line è una farsa. I selfie con i “big” sono una farsa. Come si spiega, per esempio, in Sicilia il ritrovarsi piazze stracolme e perdere la corsa alla Presidenza della Regione? Si spiega perché è mancata la comunicazione con gli attivisti, con coloro che parlano dritto negli occhi agli italiani. Da “attivisti” a “passivisti” in soli 5 anni insomma. Non è questo il tipo di democrazia interna che sognavo: i Re da una parte e i sudditi dall’altra, gente ammutolita legata ad un credo con una sola mansione di mettere manifesti e consegnare volantini, senza possibilità di conferire le problematiche del territorio a portavoce che, col passare dei mesi, si sono rivelati assenti. Se tutto questo è il nuovo M5S, vado via irrevocabilmente perché non rappresenta più i miei ideali di democrazia. Sorridere ai comizi, applaudire, sventolar bandiere senza poter chiedere un confronto quando è necessario non fa per me. Adesso però, da cittadino italiano, nutro molte aspettative su un Governo de “Il Blog delle Stelle”, adesso le sue politiche devono dare i frutti. Vedremo. In una delle sue più frasi più belle Gianroberto Casaleggio diceva “I partiti proveranno ad apparire come noi, prima di scomparire”. Purtroppo temo si stia verificando l’esatto contrario.

Nella seconda parte del documento, Ciotta pubblica anche il testo di una lettere inviata ad Emanuele Dalli Cardillo, altro attivista pentastellato.

Dimmi, caro e stimato amico Avv. Emanuele Dalli Cardillo, dimmi la motivazione per cui sei stato escluso dalle cosiddette “Parlamentarie” on-line del M5S. Non la conosci, non ti è dato conoscerla, ti è dato solo immaginare, adesso funziona così. Pensa, a me hanno fatto fuori solo perché la scorsa estate ho “osato” chiedere insieme ad un gruppo di grandi attivisti della mia città un minimo di considerazione sulla dubbia scelta di un assessore in prospettiva di un governo regionale a firma M5S. Ma anche a me è dato solo immaginare. Capisci, potevamo mai intrometterci in quella chiara operazione di Marketing Politico costruita ad hoc per cercare di zittire la stampa circa alcune dubbie dichiarazioni del candidato pentastellato alla Presidenza della Regione Siciliana? Guai a chi tocca l’Imperatore!!! Ma a ben guardare, mica volevamo creare problemi… Così oggi vengo trattato al pari di un troll, al pari di un infiltrato, al pari di una persona che ha ricevuto un Avviso di Garanzia. Bella questa logica! “Scrematura” l’hanno definita, io la chiamerei vera e propria “pastorizzazione”. La storia ha dell’incredibile: chiedevamo unicamente delle spiegazioni, non usammo volgarità, insomma, di comune accordo, un gruppo di attivisti licatesi alzò la testa e pose soltanto alcune domande. Alla fine prendemmo saggiamente una decisione, quella di non compromettere l’esito della consultazione elettorale del 4 Novembre. Ricordo bene, personalmente dissi tante volte alla stampa che mi assillava di telefonate “Vogliate scusarci, non rilasciamo alcuna dichiarazione, non vogliamo influenzare la coscienza degli elettori, vogliamo che il M5S vada al governo della Regione”. Che idiota!
Vedi, caro Emanuele, a distanza di due settimane dal voto on-line ancora azzardo a supporre che la motivazione della mia esclusione dalla lista dei candidati partecipanti per il collegio plurinominale al Senato nella circoscrizione Sicilia 1 sia questa. E la tua? Cioè, dico, io, te e le altre centinaia di esclusi, avremo o no il diritto di pretendere un chiarimento dallo staff di questo Movimento politico? La risposta la conosci bene.
Detto ciò ti annuncio la mia uscita dal Movimento 5 Stelle perché non rappresenta più il mio modo di essere. Lo chiamano “cambiamento necessario” quelli che vogliono andare forzatamente al governo imbarcando di tuttoe di più. Lo chiamano così. Io invece, dignitosamente, credo che non si possa giustificare qualsiasi mezzo pur di arrivare al Governo. Se togli identità al Movimento, quella cosa che lo ha contraddistinto dalla nascita, lo renderai uguale ai Partiti, c’è poco da dire. Il M5S, con il suo nuovo regolamento arbitrario, fatto sottoscrivere velocemente (subdolamente direi) a fine dicembre 2017, non è più una linea orizzontale, è diventata un’asta verticale, una piramide vera e propria esattamente come un comune partito politico. L’uno vale uno, un miraggio. La democrazia partecipata, un lontanissimo ricordo.
Quante battaglie abbiamo fatto insieme, caro Avvocato Emanuele, PER LE STRADE, TRA LA GENTE, siamo stati due onestissimi candidati Sindaco nel Movimento 5 Stelle ciascuno nelle proprie città, portando in alto il valore di un progetto ed una visione politica differente per contenuti ed obiettivi. Siamo stati certificati, capisci? Ora siamo scaduti, proprio come i certificati. Tradito e perplesso, non mi resta che dire a tutti gli amici attivisti della Provincia di Agrigento ed alle centinaia di “grillini” conosciuti su Facebook in tutta Italia di continuare a stimarmi per quello che sono stato. Cari amici, la dignità ha un prezzo. Io ho pagato questo prezzo andando via, ma non ho perso la dignità. Nessuno nel M5S dovrebbe avere il diritto di legarvi le ali, imbavagliarvi la bocca e obbligarvi a guardare basso senza possibilità di un confronto, mentre bisogna che continuiate a credere che le politiche del Movimento siano le uniche che oggi possano cambiare le sorti del nostro Paese.
A te, Emanuele, dico che rappresenti la faccia dell’onestà e dell’umiltà e della trasparenza. Ti auguro di restare sempre ciò che sei, un uomo che andrà avanti, proprio come me, con la schiena dritta ed il bavero alto. A te, Staff di questa nuova Associazione squadrista, verticista e garantista denominata “Il Blog delle Stelle”, dico che così facendo non andrete lontano. Ci siamo sempre definiti paladini di democrazia e di giustizia, intanto al nostro interno dimostriamo di saper benissimo epurare, scremare, ghigliottinate, espellere indistintamente, senza distinguo e motivazioni. Tu, Staff, hai dimostrato di saper bruciare con troppa facilità il percorso umano e politico di centinaia (forse migliaia) di attivisti che in tanti anni si sono spesi col cuore per il Movimento. Complimenti vivissimi, avanti tutta verso la deriva autoritaria! Al grido di “Non siamo un partito, non siamo una casta, dobbiamo stare muti punto e basta” Vi saluto, cari Attivisti 5 Stelle, vado via prorompente proprio come entrai. Ricorderò “Jean Jacques Rousseau” non come una piattaforma informatica ma come è giusto che sia: un grande filosofo e scrittore francese del 18° Sec.
Gianluca Ciotta