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IMG-20160421-WA0003Dopo la lettera intimidatoria ricevuta dalla ditta Patriarca di Comiso, aggiudicataria dell’appalto per le demolizioni dei manufatti abusivi di Licata, che è oggetto di indagini da parte della Procura di Ragusa e di quella di Agrigento, interviene l’associazione A testa alta:

“Vengano individuati e perseguiti, con la giusta determinazione, questi vigliacchi mafiosi che pensano di fermare le demolizioni di immobili abusivi, da decenni divenuti di proprietà comunale, con le minacce e le intimidazioni. Vengano al più presto assicurati alla giustizia anche eventuali registi e mandanti, che se ne stanno dietro le quinte continuando a giocare sporco sulle sorti della nostra città, con le false promesse di “sanatoria” che sanno di campagna elettorale. Non abbiamo imparato nulla dai soprusi e dalle violenze subite dai nostri imprenditori, che sono stati lasciati soli in tempi recenti e meno recenti. L’indifferenza e il silenzio sono una ulteriore forma di violenza. La cosa al momento più urgente è una presa di posizione chiara e netta da parte della cittadinanza tutta, delle Istituzioni e delle Autorità: chi continua a tacere, a nascondere, a far finta di non vedere, si rende partecipe e ugualmente responsabile di queste vili azioni, e del degrado morale in cui continua a sprofondare questa città. Speriamo che alla nostra manifestazione di sostegno nei confronti della ditta Patriarca se ne aggiungano tante altre, come è giusto che sia”.