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La Cisl Funzione Pubblica scrive al Sindaco Pino Galanti e alla Segreteria Generale del Comune per chiedere la revisione della determina sindacale emessa lo scorso 17 marzo e che prevede il “lavoro agile” solo per due giorni a settimana per i dipendenti del Comune ovviamente per prevenire l’emergenza Coronavirus di quest’ultimo periodo. “Per i restanti giorni – si legge in una nota del delegato territoriale Totò Cassaro – recandosi in ufficio si incapperebbe in seri rischi di diffusione dell’epidemia in netto contrasto con le misure adottate nel decreto legge”. La richiesta dell’organizzazione sindacale mira pertanto ad aumentare la quantità di smart working anche per i dipendenti comunali come già succede per quelli delle aziende private. “La presenza in ufficio – evidenzia ancora Cassaro – andrebbe limitata esclusivamente all’attività essenziale ed indifferibile che non si possono svolgere da remoto, attività che vanno individuate, concertate con le organizzazioni sindacali e deliberate adottandone tutte le misure di prevenzione come fatto dal Governo centrale”.