Pubblicità

Riceviamo e pubblichiamo la controreplica delle organizzazioni sindacali Cgil e Cisl che rispondono al comunicato stampa emesso da Palazzo di Città sul “Tre Sorgenti”:

Ribadiamo: La Cisl e la Cgil di Licata chiedono all’ Amministrazione Comunale di Licata di uscire dal Consorzio “ Tre Sorgenti”, se ciò costituisce un costo per le casse comunali, a qualsiasi titolo e di qualsiasi genere, con tutte le motivazioni espresse nel comunicato precedente e le condizioni non le abbiamo predeterminate noi ed altre che adesso aggiungiamo. Premettiamo che ci dispiace, perché non è nel nostro dna, essere trascinati in una querelle che non abbiamo cercato, anzi abbiamo tentato in tutti i modi di evitare da circa due mesi. E’ infatti da fine agosto che abbiamo chiesto sia all’ assessore al ramo che al sig. Sindaco, di convocare una conferenza di servizi, avente per oggetto il Consorzio. La richiesta fino a due giorni fa è stata disattesa. Allora occorre fare chiarezza e dire quali sono i fatti  in una “operazione verità”. Esordiamo intanto dicendo che siamo in perfetta sintonia con il Sindaco di Palma di Montechiaro, quando esso asserisce che l ‘ acqua del Consorzio Tre Sorgenti è irrinunciabile. Ne siamo e ne eravamo talmente convinti che avevamo chiesto ed ottenuto la disponibilità di Ato idrico e “Girgenti Acque”, in un incontro presso l’ Ato di Agrigento, di provare a riparare la vecchia condotta, cosa che è stata fatta da Girgenti Acque ma invano ed in  alternativa di approntare dei collegamenti tra il partitore “Sconfitta” e la linea in vetroresina ex dissalata per Canicattì. Solo a condizione che l’ Amministrazione Comunale, con la nostra assistenza, provvedesse a farsi cedere dall’ Assessorato la linea in comodato d’ uso e se la distanza tra le due linee non fosse stata eccessiva. Con l’ Assessore al ramo siamo stati presso il Genio Civile di Caltanissetta, poi in quello di Agrigento e poi ancora presso l’ ufficio Tecnico Comunale. Abbiamo messo insieme le carte che ad oggi mi risulta essere nelle mani dell’ assessore. Rimaneva andare presso l’ assessorato regionale per chiedere l’ utilizzo della condotta e far realizzare i lavori. Incontro che non si è mai tenuto alla nostra presenza. Il 14 di giugno c.a. apprendiamo da Sicilacque che nel quadro di un “riefficientamento delle proprie linee “ ci avrebbe fatto pervenire acqua dall’ invaso Fanaco. Facciamo pressing sull’ assessore per avere un incontro con Sicilacue che si tiene il 30 di agosto c.a. alla presenza dell’ assessore e di Cisl e Cgil, presso il gabinetto del Sindaco. Scoperta: la linea in vetroresina da Canicatti era in corso di manutenzione da parte di Sicilacque che l’ avrebbe utilizzata per fare arrivare l’ acqua dal Fanaco. Il tutto era stato deciso e convenuto in un incontro tenutosi presso l’ assessorato all’ energia, dipartimento acque e rifiuti, ove erano presenti l’ Amministrazione comunale, l’ Ato idrico, il Consorzio Tre Sorgenti e non sappiamo se fossero presenti altri partecipanti. In quella sede si decise di dare quella linea a sicilacque per far arrivare l’ acqua del Fanaco. Dal comunicato di ieri del sig. Sindaco apprendiamo che ciò è stato dovuto “soprattutto al lavoro quotidiano dell’ assessore Mangiaracina e del Presidente del Consorzio Tre Sorgenti, i quali più volte si sono recati a Palermo per convincere i responsabili di Sicilacque ad effettuare i lavori di manutenzione e ripristino delle condotte succitate”. E’ in ragione di ciò che noi ci siamo chiesti:……e adesso          l’ acqua del Tre Sorgenti come la facciamo arrivare a Licata, con i secchi ?  Ed ancora, spiace che con uno scarno comunicato stampa di una paginetta, il sig. Sindaco voglia cancellare, (come se fosse possibile!), tutto ciò che ha ricevuto, da Cisl e Cgil, in termini di collaborazione per la soluzione di problemi atavici, a favore della città, anche in tema di acqua. Ma la storia è storia e riempie le pagine di libri, rassegne stampa e anche archivi di Commissioni Parlamentari Regionali. In ragione di ciò invitiamo il sig. Sindaco a leggersi i verbali della III° Commissione Attività Produttive, dove ci siamo recati assieme e dove nelle audizioni tenutesi : La I° il 25/03/09, seduta n° 77; la II° il 9/02/11 ; la III° il 25/03/11 seduta n° 194 ; la IV° il 14/06/12 dove i Sindacati Confederali Cisl e Cgil presenti chiedevano conto e ragioni a Sicilacque sulla condotta ex – dissalata e sull’ Attivazione della stazione di pompaggio del Villaggio Mosè, per consentirci l’ arrivo dell’ acqua da ovest, (diga Garcia). Ed ancora nell’ ottobre del 2010, presso l’ Aula Consiliare di Licata si è tenuto un incontro, congiuntamente richiesto, con Sicilacque per ulteriori solleciti sull’ avvio della condotta nelle sue varie possibilità e tutto ciò con accanto l’ assessore Furnò. Sappiamo bene di non aver avuto”gentili concessioni” da parte di Sicilacque, come sappiamo che lo Spirito Santo ha tante altre grane alle quali badare anche perché sappiamo di averci messo molto del nostro per risolvere questo problema e tutto ciò già da prima che l’ assessore Mangiaracina diventasse assessore e prima che il Consorzio “ Tre Sorgenti” se ne occupasse con il proprio “lavoro quotidiano”. Sig. Sindaco, questo percorso lo abbiamo iniziato nel novembre del 2008 e nella piattaforma, convenuta allora, oltre a questi due problemi, c’ erano il S.I.I. e la canalizzazione della diga Gibbesi e lo scriviamo e lo rammentiamo perché oggi è storia e non può più essere cancellata, nemmeno volendo. Perché occorre sempre dare a Cesare quello che è di Cesare ed infine perché le condizioni oggettive per chiederLe l’ uscita dal Consorzio Tre Sorgenti noi le abbiamo subite , non volute, anzi. Tutto quanto detto non per continuare una polemica che non ci piace  ma per amore di verità dovuta ai nostri concittadini.

Licata, li 24 ottobre ‘12

Cisl e Cgil di Licata

Salvatore Licata    Onofrio Marino