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Devono aver pensato il presidente della provincia D’Orsi e l’onorevole Di Mauro: tiriamo di nuovo fuori il progetto dell’aeroporto agrigentino e così abbiamo a disposizione un argomento importante per la campagna elettorale. Un argomento che fa presa, senza dubbio. Ma che pure divide. Chissà cosa ne pensano gli agricoltori della piana di Licata, cui verrebbero espropriati i terreni, e le loro organizzazioni di categoria. Chissà cosa ne pensano i cittadini che da più di quarant’anni si sentono raccontare la favola dell’aeroporto da realizzare a Licata. Stando a quanto si legge, l’Assessorato regionale al territorio e all’ambiente dovrebbe direttamente modificare il Piano Regolatore di Licata apportandovi, sentito il parere dell’Amministrazione comunale, la variante necessaria per rendere realizzabile il progetto dell’aeroporto elaborato dai tecnici della Provincia diretti dall’ingegnere Hamel. Ma il sindaco di Licata è stato informato di questa iniziativa? E cosa ne pensa? A sentire il presidente Eugenio D’Orsi, bisogna fare in fretta. Perché si tratta di realizzare “l’unica infrastruttura che può fare uscire la nostra provincia dall’isolamento, favorendone la crescita economica” (La Sicilia del 23 settembre). E perché ci sono imprenditori israeliani e canadesi (nessun italiano, come mai?) pronti a investire capitali in questo progetto. In più, ci sarebbe l’impegno finanziario promesso dalla Regione. Dalla Regione governata da Lombardo, hanno dimenticato di precisare. Peccato che oggi sia sull’orlo del default. E quindi non più nelle condizioni di mantenere l’impegno. Ammesso che l’impegno di Lombardo con D’Orsi e con l’onorevole Di Mauro non fosse soltanto demagogico.

(g.c.)