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Sono ben 75, tra un totale di 168, i beni confiscati alla mafia ed assegnati al Comune di Licata ad opera del Prefetto di Agrigento, Dario Caputo, e del Prefetto Matilde Pirrera, direttore dell’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata. Dieci dei 75 immobili assegnati a Licata sono costituiti da fabbricati, mentre la rimanente e più consistente parte è costituita da terreni.
La materiale consegna delle chiavi è avvenuta ieri nel corso di un’apposita cerimonia tenutasi presso la sede del Palazzo del Governo di Agrigento, al Sindaco Giuseppe Galanti per l’occasione presente all’incontro unitamente all’assessore comunale al patrimonio e alle politiche per la legalità Violetta Callea ed all’esperto Salvatore Licata.
Il tutto è avvenuto a completamento delle procedure di assegnazione e consegna, dal quale è scattato il via libera per la restituzione effettiva all’intera collettività con possibilità di riuso, tramite appositi bandi, per finalità sociali o istituzionali, secondo lo spirito della legge che disciplina la materia.
Parlando anche a nome del Sindaco, l’assessore Violetta Callea, così dichiara:
“Ci è stato assicurato appoggio e ausilio in tutte le attività che ora il Comune dovrà avviare, come ad esempio la procedura di trascrizione di detti beni nei registri immobiliari, cosa per la quale ci è stato garantito che gli oneri saranno a totale carico dell’Agenzia Nazionale per i beni confiscati. Sono contenta di aver potuto assistere a questa fase conclusiva di consegna, avviata nel 2015 dall’ex Commissario Straordinario Mariagrazia Brandara, che vedrà ora restituiti alla collettività un significativo numero di immobili (fabbricati e terreni) che potremo utilizzare sia per fini istituzionali che sociali. Il Prefetto Pirrera ci ha aggiornato sul possibile utilizzo di questi beni appena consegnati, che sono veramente tanti per il Comune di Licata, 10 immobili e 65 terreni, ai quali prossimamente se ne aggiungeranno altri, non appena saranno concluse le attività di divisione di cespiti ancora indivisi.
Inoltre, siamo stati informati sulla possibilità di accedere a fondi POR e PON e altre forme di finanziamento sia per i terreni produttivi che per la ristrutturazione e recupero degli immobili.
Da parte dell’Amministrazione comunale – conclude l’assessore Callea – l’impegno ad adottare ogni utile provvedimento in modo da porre in essere tutto quanto prescritto dalla legge e porre alla fruizione collettiva questi beni acquisiti al patrimonio comunale per fini sociali e/o istituzionali”.