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Ieri pomeriggio, al Comune di Montevago, il presidente dell’Ordine degli Architetti Alfonso Cimino e i consiglieri dell’Ordine Calogero Giglia, Giacomo Cascio, Salvatore Porretta e Michele Ferrara, sono stati accolti dalla sindaca Margherita La Rocca Ruvolo, da Antonella Migliore e da Carlo Pendola, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo del gruppo consigliare di maggioranza.
Tanti gli argomenti trattati: iniziative da porre in essere per la ricorrenza del 50° anniversario del tragico terremoto del Belice, istituzione di un laboratorio di architettura sulla rinascita del centro storico che nel gennaio del 1968 fu raso al suolo dal terremoto, Sportello Unico per l’Edilizia (SUE) e Sportello Unico Attività produttive (SUAP), Vademecum sulla Legge 16 e, ancora, protocollo Inbar che, oltre alle nuove costruzioni, “si modella – come ha spiegato Alfonso Cimino durante l’incontro – sugli edifici esistenti”.
“Ogni qual volta il territorio rientra al centro dell’interesse di professionisti pronti a spendersi per rendere bello ciò che ci appartiene, non può che essere accolto positivamente – ha detto Margherita La Rocca Ruvolo – Mi auguro che a quest’incontro ne possano seguire altri, sempre così propositivi, per far sì che Montevago possa tornare ad essere una cittadina bella e utilizzando, 50 anni dopo il tragico evento del terremoto, il vecchio centro come luogo di rinascita, di ripartenza e come luogo che coniughi insieme bellezza e memoria”.
“Questa è indubbiamente un’amministrazione molto attiva – ha affermato Alfonso Cimino – C’è tutta la volontà di ripensare alla città del futuro, alla nuova Montevago correlata al vecchio centro, colpito dal terremoto del 15 gennaio 1968. Noi abbiamo proposto l’istituzione del laboratorio di architettura per ideare la città del futuro, integrando le due realtà urbanistiche pre e post terremoto. Abbiamo portato avanti anche altre iniziative, come il Sue e il Suap. Come Ordine degli Architetti ci stiamo spendendo su tutto il territorio affinché siano applicate le norme di cui alla Legge 16 per la quale abbiamo redatto, insieme con la Rete delle professioni tecniche, il Vademecum che l’amministrazione di Montevago, così tanto attenta, ha già posto in essere”.