“Questa procedura è stata avviata nel 2012. Da quando siamo amministrazione abbiamo seguito tutte le criticità rilevate dall’Assessorato. Abbiamo risposto nota su nota per salvare il finanziamento. Tengo a precisare che i cittadini non possono pagare per errori commessi da funzionari o politici. Spero che venga al più presto fatta chiarezza nelle sedi opportune”. Queste le prime dichiarazioni del sindaco facente funzioni Angelo Cambiano dopo la comunicazione della revoca del finanziamento da 6 milioni di euro per i lavori di realizzazione dell’area polifunzionale da destinare ai mercati disposta dall’Assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità. La replica di Palazzo di Città con il sindaco facente funzioni Angelo Cambiano e l’assessore ai Lavori Pubblici, Chiara Cosentino, è arrivata nel corso di una conferenza stampa dove i due amministratori uscenti hanno fornito un dettagliato dossier in cui vengono spiegate passo passo le tappe che hanno portato al provvedimento dell’Assessorato regionale. “Il 23 luglio 2013 – scrivono i due amministratori – l’assessorato comunicò di aver rilevato gravi e numerose criticità in ordine alle procedure di gara sia per i lavori di realizzazione che per il servizio di direzione dei lavori. E’ stato allora nominato l’ingegner Oliveri ed è stata prodotta una dettagliata controdeduzione”. Successivamente alla prima risposta dell’Assessorato che confermava la revoca del finanziamento, “il Comune ha richiesto il parere dell’avvocatura distrettuale dello Stato che stabilì una sanzione del 25%”. Da Palazzo di Città, visti i tempi ristretti, è stata chiesto lo spostamento del finanziamento “a valere sui fondi Pac” accordato dalla Regione che ha però chiesto di avviare le procedure di rescissione del contratto con la ditta che si era aggiudicata una gara considerata irregolare. Prevedendo un contenzioso giudiziario, l’Ente ha provveduto a nominare l’avvocato Corso che sta studiando il modo come uscire da questa situazione. Nell’attesa è arrivato il provvedimento di revoca dei giorni scorsi. Da Palazzo di Città è stato chiesto “l’annullamento in autotutela del provvedimento di revoca e si è in attesa di riscontro”.
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Sulla vicenda è arrivata anche una nota di CittadinanzAtiva che vi proponiamo integralmente.
Ci preoccupa, alquanto, la notizia della revoca del finanziamento di 6 milioni di euro circa, destinato alla realizzazione dell’ area mercatale polifunzionale di Licata e chiediamo che venga prodotta ogni azione utile al recupero di detto finanziamento. La nostra collettività non può permettersi “lussi” del genere per una serie di motivi, ma di due in particolare. Il primo è costituito dalla possibilità che l’opera darebbe un apporto significativo all’ abbassamento del tasso di disoccupazione che caratterizza il nostro territorio. Lavoro, apertura di un cantiere, che per mesi garantirebbe un reddito a diverse famiglie che in atto sono vittime di una crisi occupazionale che dura ormai da troppo tempo. La seconda motivazione e costituita dal fatto che l’ opera collocherebbe Licata tra le città che guardano al proprio futuro in chiave ecosostenibile. I volumi di rifiuti che vengono generati, ogni settimana, dal mercato settimanale troverebbero un loro percorso virtuoso ottimale. I prodotti tipici del territorio incomincerebbero ad essere collocati in una “location”, come si dice adesso, più adatta , più consona ad una città che vuole darsi un aspetto ed un futuro diverso dalla realtà degli ultimi tempi, che l’ hanno vista distinguersi sicuramente non per viaggiare a regimi di eccellenza in termini ambientali. E bene, pensiamo, che si incominci anche a chiedere conto e far assumere le proprie responsabilità a chi con il proprio operato procura dei danni alla collettività licatese, a chi calpesta i diritti e gli interessi di una collettività che vorrebbe poter vivere in una condizione di normalità e non in continue emergenze con risorse sprecate come con il lodo Saiseb e atti amministrativi scriteriati.
Tony Licata- Referente per la valorizzazione e la difesa dell’ambiente
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