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Scontro aperto tra i tre parlamentari firmatari dell’emendamento per regolamentare le demolizioni e Legambiente. Ecco una nota del deputato licatese Pullara.

È da diversi anni che intervengo con estrema chiarezza sul tema dell’abusivismo edilizio, senza mai nascondermi dietro la demagogia o appoggiandomi alle posizioni più comode del caso. Tengo a dire che è doveroso da parte delle autorità porre con fermezza un freno all’attività edilizia abusiva, come in effetti è accaduto e come sta accadendo . Desidero rispondere al Presidente Zanna di Legamebiente che l’emendamento proposto dal sottoscritto (insieme a Tamajo e Caronia) mira a dare un piano alle demolizioni, che ad oggi non hanno fatto altro che deturpare ulteriormente ed oltre ogni misura ambienti e paesaggi a causa della quantità di sfabbricidi ed al mancato ripristino dei luoghi ove si è abbattuto.
La demagogica posizione di Legambiente, che anche in questo caso vede chiunque dica una sillaba in più accanto al verbo “abbattere” come “il nemico dell’ambiente o il furbetto”, mi rammarica. Mi rammarica in quanto in questa disordinata “corsa alle demolizioni”, non si è mai pensato alla necessità di trovare una soluzione politico/governativa e razionale che elabori un programma d’azione che contenga criteri, priorità e modalità tecniche di abbattimento e ripristino dei luoghi. Certamente non parlo di quelle case posizionate in zone a rischio idrogeologico e geomorfologico (Casteldaccia per intenderci) che vanno immediatamente abbattute con conseguente ripristino immediato dell’ambiente originario. Continuare a vestire i panni (come tale parte dell’opinione pubblica) dei paladini dell’ambiente e nemici dei furbi non ci condurrà ad attuare una programmazione degli interventi realistica ed implementabile. Abbattere ha dei costi, ripulire dagli sfabbricidi ne ha altri, in Sicilia ci sono circa 6.600 ordinanze di demolizione (per non citare l’abnorme numero di manufatti non a regola) e non ci sono i soldi per affrontare un programma del genere che va razionalizzato, e questo Legambiente lo sa. E tra incoerenza del Movimento 5 stelle e il silenzio della Lega, a parlare e metterci la faccia siamo sempre gli stessi. Va attuata una programmazione ma gli abbattimenti per le case che costituiscono un pericolo vanno attuati immediatamente. Non tutte le abitazioni sono in queste condizioni ed è per questo che deve essere elaborata una valutazione ambientale strategica e nelle more di acquisire tale documento occorre sospendere le demolizioni, affinché la legge possa essere applicata nell’immediato verso quei manufatti che costituiscono una concreta minaccia per la sicurezza di chi vi abita e dell’ambiente.

Carmelo Pullara