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Il progetto per la realizzazione di un sistema levatoio in grado di abbattere le barriere architettoniche a Palazzo di Città può essere considerato morto e sepolto. E’ quanto emerge dai verbali di uno degli ultimi question time in cui Sindaco e Giunta hanno risposto alle interrogazioni presentate dai consiglieri comunali. A chiedere lumi sul progetto relativo alla realizzazione di un ascensore a Palazzo Basile è stato il Movimento Cinque Stelle che ha rievocato anche “il finanziamento della Presidenza della Regione con la dotazione di tutti i pareri tecnici compreso quello della Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento”. La prima risposta del primo cittadino è stata relativa alla difficoltà “di trasferire il Consiglio comunale al piano terra perché mancano spazi e le possibilità di creare un’aula consiliare”. Sul progetto dell’ascensore, la replica del Sindaco all’interrogazione consiliare non lascia spazi a interpretazioni. “L’abbiamo esaminato, l’abbiamo fatta esaminare alla Soprintendenza ed ha convenuto insieme a noi che quello fu un escamotage trovato per realizzare un montacarichi. Non era un ascensore – si legge ancora nel verbale – quindi come tale non poteva trasportare le persone”. A chiudere definitivamente la questione (e a mettere quindi la parola fine su quella bozza di progetto) anche l’intervento del vicesindaco Angelo Vincenti sempre durante il question time. “Quel progetto o quella bozza di progetto – le sue parole – da subito diede motivo anche di parecchie discussioni. C’erano i pareri favorevoli ma necessariamente occorreva andare a rimodulare tutto perché in effetti non era un ascensore vero e proprio. Avremmo creato un obbrobrio all’interno del Palazzo di Città”. Nulla di fatto pertanto e adesso andrà trovata un’altra strada per abbattere le barriere architettoniche in Municipio.