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Di Sandra Greco
Sole e neve, montagna e mare. E ancora vulcani, isole, colline dorate, verdi campagne. Viaggiando sulla nostra autostrada non si vedono fabbriche ma mucche al pascolo, distese sconfinate di incantevoli paesaggi, coste, spiagge nere, bianche o dorate. Ma anche un susseguirsi di civiltà che hanno fortemente influenzato la nostra storia, la nostra cultura e le nostre tradizioni.

Questa è la nostra meravigliosa Sicilia.

Oggi, l’amore per la mia terra mi porta ad evidenziare la tipicità e la genuina bontà dell’eccellenza enogastronomica siciliana.

Grazie al clima mite la nostra isola è ricca di erbe aromatiche: origano, rosmarino, menta (con notevoli proprietà antisettiche per il nostro apparato digerente).

La terra fertile, è grande produttrice di agrumi, tanto da essere soprannominata “l’isole delle arance”, ma anche cedri e limoni…

Palle di sole i cui oli essenziali emanano un intenso profumo, ricche di vitamine, antiossidanti e sali minerali. Non a caso, le nostre arance Tarocco, hanno la più alta percentuale di vitamina C.

Terra ricca di frutta secca, la quale apporta numerosi benefici all’organismo (calcio, magnesio, potassio, vitamina A, C, E, acidi grassi essenziali e carboidrati). Le mandorle per esempio.  Da poco emerge la mandorla di Barrafranca, oltre che le più famose mandorle di Avola di Noto.

Il pistacchio di Bronte, il nostro oro verde, esportato in tutto il mondo, dichiarato DOP nel 2009 e Presidio Slow Food.

I fichidindia e le olive, tra cui vanno sicuramente menzionate le minute dei Nebrodi  e ancora i nostri  grani dorati…menzionati da Goethe nel suo libro “Viaggio in Sicilia”del 1787, come “dono prezioso di Cerere”. La nostra meravigliosa isola vanta infatti 52 varietà di grano (Timilìa o Tumminìa, Russello, Maiorca, Senatore Cappelli, Manto di Maria, ecc…), la cui caratteristica è l’assenza di erbicidi, possibile grazie al clima favorevole che non consente lo sviluppo di affezioni da:Michrodochium, Fusarium, Gaeumannomyces graminis e Drechslera, oltre alla molitura a pietra, che preserva le qualità benefiche presenti nel grano e dalla successiva lievitazione con lievito madre.

I nostri grani sono ricchi di enzimi digestivi, vitamine, microelementi, acidi grassi essenziali, presentano un elevato contenuto di fibre e basso contenuto di glutine. Ognuno presenta una propria tipica colorazione.

Dalle olive all’olio….

Bassa acidità, fragrante, ricco in acidi grassi monoinsaturi e antiossidanti ne fanno un dono di Madre Natura. Premiato con il primo posto nella classifica del Gambero Rosso “Oli d’Italia 2015” rappresenta per i siciliani fonte di salute e prestigio.

Tra le eccellenze enogastronomiche nostrane anche il fagiolo badda (palla) tipico del parco naturale delle Madonie e principalmente di Polizzi Generosa, il fagiolo cosaruciauru (dolce)di Scicli, la fava cottoia di Modica, le lenticchie di Ustica, di Villalba (Cl) e le lenticchie ennesi, ricche di ferro, fibre, acido folico, fortemente rimineralizzanti e generalmente ben tollerate anche dai soggetti con infiammazioni al colon.

Ancora…troviamo il riso di Leonforte e una moltitudine di frutta estiva: le fragole di Maletto ricche in vitamina C, le fragoline di Sciacca e di Ribera, piantate sotto i profumati agrumeti per proteggerle dal sole e poi raccolte a mano, il Cantalupo di Palma di Montechiaro, città del Gattopardo,  la pesca settembrina di Leonforte (la cui caratteristica è quella di crescere nel sacchetto per prevenire le insidie esterne),  il mandarino tardivo della Conca d’Oro, il melone invernale purceddu di Alcamo, le susine bianche di Monreale, le gigantesche e dolcissime cipolle di Giarratana, il sale marino integrale di Trapani, il pomodorino di Pachino,i capperi di Pantelleria (fortemente antistaminici) e ancora i cucunci eoliani…

Non possiamo ovviamente non menzionare lo zafferano, spezia elegante e dal sapore delicato. Particolarmente costosa. Per un kg di prodotto occorrono 250 mila fiori…tre fili di colore rosso vivo da cui deriva il  nostro Oro Rosso.  Secondo una leggenda, Ruggero il Normanno chiese che venisse prodotto un formaggio che potesse curare la depressione che affliggeva sua moglie, venne così prodotto per la prima volta nel 1090  il gustosissimo formaggio DOP, il Piacentinu Ennese, a base di latte di pecora intero con l’aggiunta di preziosi stimmi di zafferano e grani di pepe nero.

Concludo con la tradizione viticola della nostra Terra. Dal nero d’Avola al Cerasuolo di Vittoria, al Malvasia, al Frappato, fino a giungere al Grecanico, all’Inzolia  o allo Zibibbo. Il nostro vino, utilizzato per anni come vino da taglio ha fatto notevoli progressi, raggiungendo ragguardevoli traguardi. Contraddistinto dal sapore forte e deciso, vanta anche studi scientifici che gli attribuirebbero  l’ efficacia contro l’Helicobacter Pylori, principale patogeno della mucosa gastrica e contro i radicali liberi della sacca gastrica. Un concentrato di antiossidanti e gusto.

A questo punto, io scelgo di acquistare made in Sicily, e tu?