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Il Gruppo Archeologico Finziade ha individuato i probabili ruderi di una chiesa non censita. Dopo il rinvenimento è stata redatta una relazione. E’ lo stesso gruppo a spiegare i dettagli della scoperta con una nota a firma del presidente Maurizio Cantavenera. “In Contrada Carrubba, presso monte Sant’Angelo a qualche centinaio di metri dalla Strada Provinciale 5, sul sommitale di un crinale roccioso, abbiamo individuato i ruderi di un edificio rettangolare, absidato”. Che si tratti quasi con certezza di una chiesa lo confermano alcuni dettagli “interpretati” dal Gruppo archeologico licatese. “All’interno del rudere si trova parte del collo delle mura con frammenti di tegole a forma di coppo ed in prossimità dell’abside, il livello pavimentale è più alto, creando un dislivello di circa 70 centimetri con la restante parte, deducendo la presenza di un’area elevata destinata ad uso presbiteriale o Santuario della stessa”. Le misure del presunto edificio religioso sono di 410 centimetri per 600 compresi i 130 centimetri dell’abside. Come detto in apertura di servizio, si tratterebbe di un sito non censito. A confermarlo è la relazione della Finziade. “Abbiamo consultato i testi a nostra conoscenza – prosegue la nota a firma di Maurizio Cantavenera – anche gli ultimi studi sulla mappatura e ricerca archeologica di tutto il territorio e pubblicata recentemente ma non abbiamo trovato nessuna citazione, né della fondazione o di chi fosse la proprietà o competenze ecclesiastica, né tantomeno il culto a cui era destinato. Il Gruppo Finziade azzarda quindi una possibile collocazione temporale dei ruderi. “Possiamo collocare cronologicamente la costruzione nell’ambito della ricristianizzazione normanna dell’Isola a partire dalla fine del nono secolo”.