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Continuano le polemiche per la destituzione di Totò Bonelli da presidente della Commissione comunale Toponomastica. Un attacco vibrante al commissario Brandara arriva anche dal professore Calogero Carità. Eccolo.

La commissaria Maria Grazia Brandara con propria determina di alcuni giorni fa ha dimissionato il presidente della Commissione per la Toponomastica, Geom. Salvatore Bonelli, in considerazione che lo stesso era stato nominato dal sindaco Cambiano e che, secondo la commissaria, rappresentava. Ammesso e non concesso che possa essere così, avrebbe dovuto licenziare tutti gli altri componenti nominati da Cambiano, ma non l’ha fatto. Per Bonelli l’ha fatto per garbo istituzionale o per sgarbo politico. Se l’avesse fatto per garbo istituzionale, visto che il Geom. Bonelli è persona degna e non porta alcun vessillo politico, avrebbe dovuto contestualmente, dopo la revoca, rinominarlo. Ma non l’ha fatto. Eppure a Licata ci sono ben altre cose più importanti di cui la commissaria dovrebbe occuparsi, in primis la munnizza che tiene sotto assedio la città, il randagismo ogni giorno sempre più dominante, il plateatico e gli attendamenti sempre più insistenti sui marciapiedi, il commercio ambulante abusivo che dopo i blitz statistici ritorna ad occupare i nostri corsi principali, la viabilità etc. Ma ha voluto occuparsi della toponomastica e se Bonelli va dimissionato, come ha fatto, di contra Lei ha precisato che mutata la politica di governo in Regione, non c’è nessuna norma che le imponga dì dimettersi. Se mai, per garbo isituzionale, rimetterà il suo mandato a disposizione del presidente Musumeci che mi auguro consideri il mandato avuto da Crocetta con lo stesso garbo con cui ha trattato il Geom. Bonelli. Mi preme precisare che per scelta degli ex componenti di questa commissione il regolamento prevede che nulla sia dovuto ai componenti della commissione per l’espletamento del loro incarico.

Questa la replica del commissario straordinario.

“Non ho dimissionato proprio nessuno e mi dispiace che faccia di queste affermazioni accusandomi di sgarbo nei confronti di una persona che ha tutta la mia stima. La commissione toponomastica era semplicemente decaduta e l’Ufficio mi ha proposto di rinominarne i componenti essendo ciò facoltà del sindaco in carica. Io, l’ho confermata in toto, ovvero, come potrà verificare, non mi sono avvalsa della facoltà di nominare alcuno di mia fiducia, lasciandola pressoché inalterata. Quel che lei non sa o non dice è che detta commissione è presieduta di diritto dal sindaco che “può” delegare. E questo era il Geometra Bonelli: il delegato del Sindaco. Io, semplicemente, non ho inteso delegare, volendomene occupare in prima persona. Quindi, nessuna disistima, nessuno sgarbo, nessun genere di accusa che non avrei avuto motivo di muovere ad una persona degnissima di ogni considerazione. Se avessi voluto “cancellare” le scelte dell’ex Sindaco, come lei neppur velatamente insinua, avrei avuto tutto il diritto di sostituire i componenti della commissione. Ciò nonostante è innegabile che io non l’abbia fatto. Per cui le sue considerazioni le trovo assolutamente fuori luogo e fuorvianti”.