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Tributi e riorganizzazione della macchina amministrativa, il parlamentare regionale Carmelo Pullara contesta le scelte dell’amministrazione Galanti.

Il 2019 doveva essere l’anno della riorganizzazione dell’ente che sarebbe dovuta partire dal riordino degli uffici che soprattutto nell’area tributi, grazie alla collaborazione gratuita dell’avv. Daniela Turco, aveva iniziato ad avere una progettazione ed una più razionale gestione, ma invece è diventato l’anno della “schizofrenia” amministrativa, con conseguente ricaduta negativa sui cittadini e sulle loro tasche.
Difatti, a fine del 2019 sono state inviati ai cittadini circa 6.000 avvisi di accertamento relativi ai tributi del 2014, ma prima dell’invio nessuno si è preoccupato di verificare se i destinatari avessero già pagato il tributo, di conseguenza gli stessi sono stati gravati dell’onere di recarsi negli uffici comunali per dimostrare l’avvenuto pagamento dell’imposta, costringendoli a perdite di tempo assurde. A tutto ciò si aggiunge la beffa poiché nessuno dei nostri buoni amministratori si era preoccupato di chiedere agli uffici competenti di estrapolare gli elenchi dei contribuenti morosi dalla banca dati in possesso dell’ufficio tributi, ma per fare tutto ciò hanno dovuto sborsare circa 30.000 euro alla società Municipia per un lavoro che si sarebbe potuto fare con i dipendenti comunali a costo zero, senza tralasciare che, la stessa Municipia aveva inviato in precedenza fatture ed avvisi di accertamento già con molteplici errori.
Il 2019 per il comune di Licata si chiude nei peggiori dei modi, nessuna approvazione del Bilancio dell’ente, ponendo il comune ad alto rischio dissesto. In tutto questo sfacelo il Sindaco Galanti, nella sua relazione di fine anno, parla di nuove assunzioni di personale con qualifica dirigenziale, evidentemente scordandosi che un ente senza bilancio ed ad alto rischio dissesto finanziario non può in alcun modo procedere ad assunzione di dipendenti, figuriamoci di dirigenti.
Ad aggravare ancor di più lo stato dei conti comunali è la revoca della delibera n. 50, per mezzo della quale sono state reintrodotte le dirigenze con il conseguente aggravio di spesa del personale.
E’ evidente che ci troviamo di fronte ad una barca in balia delle onde, nel bel mezzo di una tempesta con l’aggravante di non avere nessun timoniere, o meglio un timoniere non interessato alla città ma chissà a cosa.
Il silenzio assordante del consiglio comunale, costituisce la fotografia di uno stato di omertà istituzionale che mi lascia perplesso e notevolmente preoccupato sulle sorti della nostra città. Ritengo doveroso che, la competente commissione regionale al bilancio intraprenda un’ispezione sullo stato dei conti del comune di Licata.
La nostra città meritava altro, io personalmente immaginavo molto altro, ma l’attaccamento alle poltrone del sindaco Galanti e di molti consiglieri comunali ha frantumato il mio progetto di rilancio della città di Licata.
Mi auguro che, gli interessi della città prevalgano sugli interessi personali e sulle beghe di pochi ascari che con il loro agire stanno distruggendo il futuro dei nostri figli!
Il mio supporto alla città non mancherà mai, ho sempre messo a completa disposizione dei cittadini e delle città tutta le mie competenze politiche e personali, con pieno rispetto di tutti e con massima trasparenza e lealtà. Carmelo Pullara è stato, è e sarà il difensore degli interessi della città in ogni sede ed a tutti i livelli.

Carmelo Pullara – capogruppo Autonomisti e Popolari