Pubblicità

Riceviamo una lettera scritta dal referente della Chiesa Madre di Licata che sottolinea come l’11 luglio sia una data da ricordare anche per l’invasione dei Turchi a Licata, culminata con l’incendio della Chiesa. Ecco il testo della lettera

“Oltre allo sbarco degli Alleati del 1943, un’altra ricorrenza da ricordare nella nostra città, anche se riferita a qualche secolo precedente, è la terribile invasione che i Turchi, alleati con i Francesi, hanno compiuto a Licata l’11 luglio 1553, mietendo tante vittime, distruzione e saccheggiando l’intera città. Da questo tragico evento rientra la devozione e la venerazione verso il Crocefisso Nero, che si può ammirare nella splendida cappella all’interno della Chiesa Madre di Licata. Nonostante gli invasori hanno cercato di dar fuoco e di profanare il Crocefisso, il Cristo non bruciò, rimanendo solo annerito. Fu proprio questo il miracolo, tramandato nei secoli, e che ancora oggi deve essere ricordato, come una delle pagine più tristi ma dense di fede e di devozione della nostra città. In tale occasione, mercoledì 11 luglio in Chiesa Madre verrà fatta memoria di questo evento con la celebrazione di una Santa Messa alle ore 19,00. A seguire un momento di preghiera in riparazione all’oltraggio e alle offese compiute nel passato ed anche di quelle che tutt’ora avvengono verso il Crocefisso”.