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Sono passati esattamente undici anni da quando un pallone d’oro giocava in Serie A. Ricardo Kakà, classe, tecnica sopraffina e tanto, tanto talento che portò il Milan alla conquista della Champions League, quella maledetta ossessione della Juventus che per farla sua punterà sul cavallo più vincente dell’ultimo periodo, Cristiano Ronaldo.

Cinque palloni d’oro, altrettante Champions per il portoghese di Madeira che i bianconeri sarebbero pronti a ricoprire d’oro. Trenta milioni all’anno per quattro stagioni e centoventi per il suo cartellino: cifre mai viste in Serie A e un’operazione economica che la Juve potrebbe sostenere solo grazie al supporto della Fiat.

Una beffa per Florentino Perez che, qualche mese fa, mise una clausola di un miliardo per Ronaldo valida, però, solo per Francia e Inghilterra, sottovalutando la potenza economica della società Agnelli che nell’ultimo quadriennio ha triplicato il proprio fatturato.

E ora sembra essere troppo tardi per Perez che vede il suo pupillo andare via, direzione Italia, dove lo aspetta un campionato pronto ad accogliere a braccia aperte il top player per eccellenza, che farebbe comodo non solo alla Juve ma all’intera Serie A. Lo chiamano il colpo del secolo, in realtà è il colpo della Serie A.

William Vitali