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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa emesso dalla Federazione Lavoratori Postali Slp Cisl, a firma del segretario regionale, Giuseppe Lanzafame.

L’apertura pomeridiana degli Uffici doppio turno, nella giornata di sabato 1 dicembre, ha messo ancora una volta in evidenza l’incerta e incomprensibile strategia aziendale che, come effetto primario ed assoluto, sarà solo quello di produrre disagi e difficoltà ai lavoratori, sia a coloro che dovranno assicurare la fase operativa sia a quelli impegnati nella parte organizzativa e di supporto. Questa Organizzazione Sindacale, infatti, informata dalla sorprendente direttiva emanata dai livelli centrali, esprime forte critica rispetto ad una decisione che si ritiene improduttiva e, soprattutto, priva di una seria progettualità  che possa presupporre un ipotetico sviluppo dei servizi;  né, tanto meno, risulta funzionale in favore di un vago ritorno di immagine nei confronti di una clientela che si aspetterebbe ben altro, specie in termini qualitativi dei servizi offerti. Una decisione, in definitiva, che manifesta tutte le incoerenze e le lacune organizzative proprie di un provvedimento estemporaneo e fine a se stesso. Ma se persistono  forti e motivati dubbi nel merito dell’oggettiva utilità dell’inusuale prolungamento dell’orario di apertura, le perplessità aumentano nella modalità di applicazione del personale che, secondo la direttiva, dovrà essere utilizzato sulla base di adesioni volontarie alle prestazioni straordinarie. La direttiva nazionale, che ha interessato circa 1.500 UP in Italia, a cascata, ha generato ulteriore confusione nei territori scatenando diverse e difformi interpretazioni, comprese quelle dello scarico di responsabilità che, come accade in queste occasioni, vanno a ricadere sui ruoli più deboli. L’azienda, dopo nostra sollecitazione ad un confronto ‘’tecnico’’ non ha ritenuto opportuno modificare alcune incongruenze, sulla sicurezza, orari, pausa pranzo, apertura doppio turno, ecc. ecc. La scrivente pertanto si auspica, in futuro, a fronte di nuove esigenze organizzative che potrebbero apparire legittime da parte aziendale, una chiara e inequivocabile azione gestionale che non comporti in primis disagi alla categoria e guardi ad un reale e non di “facciata” incremento della qualità dei servizi, attraverso un corretto sistema di relazioni industriali. In siffatto modo si colpisce lo spirito di “squadra” , si genera disaffezione e si consolidano incolmabili distanze tra gli interessi dei lavoratori e quelli aziendali.

GIUSEPPE LANZAFAME  Segretario regionale Slp-Cisl Sicilia