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Sabato 7 settembre alle ore 17, presso la Villa Regina Elena (piazzetta centrale) si terrà la manifestazione “Salvare vite non è reato” volta ad infrangere l’assordante silenzio sulla morte di persone in mare e a contrastare il pesante clima di intolleranza verso i migranti che è quasi diventato la normalità. In questo specifico contesto storico, caratterizzato da un incremento delle morti sul lavoro, della violenza di genere e da un’emigrazione di massa che sta spopolando la provincia per carenza di lavoro, si punta il dito sugli ultimi, generando una guerra tra poveri, piuttosto che cercare di risolvere le problematiche reali. Una grande fetta della popolazione sente il bisogno di esprimere il proprio dissenso per opporsi a chi, istigato da politici e media, non considera più le persone come tali e non è più consapevole del “valore della vita umana”: RESTIAMO UMANI.
Per tutte queste ragioni realizzeremo a Licata, città da sempre nota non tanto per le sue innegabili bellezze, quanto per le innumerevoli problematiche che la affliggono fin da quando, negli anni ’60 fu riconosciuta area depressa con la legge speciale, nonché città nel cui porto ormeggiano le navi delle ONG poste sotto sequestro, una simbolica CATENA UMANA in solidarietà con le azioni di soccorso in mare operati dalle ONG e degli atti di
disobbedienza civile operati da attiviste e attivisti, contro il clima di paura nei confronti dello straniero e delle diversità, e contro le attuali modalità di gestione del fenomeno migratorio. Pertanto, invitiamo tutte e tutti sabato 7 settembre 2019 a convogliare alla Villa Regina Elena (piazzetta centrale) a Licata a partire dalle ore 17:00 per lo svolgimento di una catena umana per dire che: “Salvare Vite NON é Reato”.