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10497966_711350885605466_5914522121496941155_oQuelli che stanno fuori della politica, la gente, si aspettano che si rimetta in moto Licata; si metta in moto una produttività, una economia e finanza licatese mai ancora vista. La gente vuole sentire parlare di lavoro, di opere cantierabili, di imprese artigiane, di risorse e della condizione che i nostri giovani continuano ad abbandonare il nostro territorio; vuole  risposta  su una progettualità legalmente sostenibile all’abusivismo edilizio del passato; vuole sapere di Offschore, che si farà e della sua sostenibilità nell’ impatto con la geografia turistica e marinara del nostro territorio; vuole sapere della chiusura dei negozi nel nostro centro storico; vuole sapere di ATO idrico, di raccolta rifiuti, Tares , di spese non più sostenibili per chi ha una bottega per vivere nella nostra città; vuole sapere di civiltà e di una Licata terra di nessuno…e di altro ancora ….

Il nome del candidato a sindaco non viene davanti al progetto civico, all’idea che si vuole di come Licata abbia a cambiare nei prossimi anni. Le qualità umane e le virtù di un singolo, pur quanto esperite queste siano, non sono bastevoli a cambiare lo stato delle cose a Licata. Esperienze vissute, delle quali ne abbiamo registrate di volta in volta le delusioni. Le allodole non servono, né il canto delle sirene deve incantare. E’ la lezione che la storia di Licata ci consegna del suo passato.

Bisogna cambiare registro ed uscire prima di tutto dalla profonda delusione e tristezza del paradosso, che Licata non possa avere una amministrazione normale, come nel resto dei comuni di Italia. Porre sul tavolo la radicalità dei problemi e la radicalità delle soluzioni, del come si vogliono metterle in pratica. Parlare alla gente non da politici o per ideologia, ma di verità.

licata dall'alto(1)Non è di certo la competizione strategica elettorale tra brava gente, che si candida a sindaco, la soluzione ai problemi della città. Serve uno spazio politico diverso dagli esistenti, che pianifica un piano di governo per la città, capace di fare tornare la politica il luogo delle decisioni e non di ratifica di opzioni burocratiche o di altre dipendenze. Uno spazio di aggregazione di Idee e di Idea del territorio, capace di un progetto e capace di dare autorevolezza a questa area nuova di innovazione e di cambiamento.

Un grande raccordo di persone in una Licata che cambia, che dà la propria speranza, la propria fiducia alla gente che vive male, nel prospettare la realtà delle cose e le soluzioni sostenibili. Su una politica con lo spirito giusto, orientata dal valore sociale di un progetto civico, non utopico, sostenibile, credibile, di autenticità politica, deve nascere il soggetto nuovo, outsider, non usurato, candidato sindaco.

L’autorevolezza di una vasta area di diverse appartenenze politiche e non, così formata e orientata, che dà credibilità e ne delinea il futuro, è la premessa; la candidatura a sindaco di un soggetto outsider segue e  accompagna il consenso, nell’intercettare e rispecchiare le aspettative della gente. Lasciare ad altri e cioè a quei canali monotematici di ogni stagione politica, la scomoda alternativa di fare da testimoni al marchio di sempre, di un vecchio mondo e di un’altra storia.

Serve una politica che ancora resta sconosciuta a Licata; a fronte di quella, che come una notte che non ha mai fine per Licata, presenta il conto sempre in negativo ai suoi concittadini, in termini di immagine, di oneri socialmente gravosi e di assenza di prospettive per il domani.

Angelo Urso