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Agrigento – E’ un episodio che riempie di tristezza quello verificatosi la notte scorsa in prossimità dell’area di emergenza del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento. G.M., un giovane extracomunitario di trentadue anni, è stato rinvenuto privo di vita nella zona esterna alla camera calda del pronto soccorso, impiccato in prossimità dell’area in cui stazionano le ambulanze. L’uomo, di nazionalità marocchina e ospite di una comunità di Favara, era giunto in ospedale attraverso il servizio di 118 alcuni minuti dopo la mezzanotte. Dopo le operazioni di triage, al paziente era stato assegnato un codice verde e lo stesso era stato invitato ad accomodarsi nella sala d’aspetto interna per la successiva visita del personale medico. Ma alle chiamate dei sanitari, dopo circa una mezz’ora dall’accettazione, il giovane non ha risposto e non era presente nella hall d’attesa. Immediatamente dopo è avvenuto il rinvenimento del corpo sospeso con un cappio al collo ricavato dalla tracolla della borsa contenente gli effetti personali che il malcapitato portava con sé. Sul posto sono prontamente sopraggiunte le forze dell’ordine.
Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, Giorgio Giulio Santonocito, ha già avviato un’indagine conoscitiva interna volta a verificare il susseguirsi dei fatti ed esprime amarezza ed un profondo cordoglio per quanto verificatosi. Peraltro i ristretti tempi degli avvenimenti non hanno purtroppo consentito l’eventuale chiamata al medico psichiatra reperibile.