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Esauriti i festeggiamenti per la trionfale cavalcata che ha portato il Licata in Serie D, in casa gialloblu è tempo di rivedersi per programmare la nuova (e più impegnativa) stagione. Abbiamo incontrato Enrico Massimino con il quale, oltre agli aspetti tecnici, abbiamo parlato anche dei risvolti societari. E il dirigente ci ha tenuto a sottolineare alcuni punti. “La piazza deve stare tranquilla per quanto concerne il nostro impegno anche nel prossimo campionato di Serie D ma è giusto precisare che c’è stata gente che non ha mantenuto le promesse e non è stata di parola. Al tempo stesso un grazie va a Danilo Scimonelli, Nico Le Mura e Andrea Marrali che hanno mantenuto fede agli impegni presi in sede di programmazione della passata stagione”. Il riferimento – piuttosto chiaro – è ad una parte di soci che avevano iniziato la precedente stagione ma che poi non avrebbero onorato i loro impegni economici. Con Enrico Massimino abbiamo parlato anche del futuro societario. Finora tante voci ma zero passi avanti concreti. “Chiunque ha voglia di farsi avanti in noi troverà degli attenti interlocutori – spiega – ma voglio precisare che tra un mese si deve riprogrammare e ci saranno le prime scadenze da onorare. Ringrazio il main sponsor La Carmen e tutti gli sponsor che ci sono stati vicini nella passata stagione. Grazie anche al responsabile marketing Salvo Greco”. Quindi si è parlato di programmi calcistici, quelli che maggiormente stuzzicano i tifosi. “La Serie D è differente dall’Eccellenza. C’è una componente under notevole e pertanto la rosa deve giocoforza essere strutturata in questa direzione. Torno a tranquillizzare la piazza in quanto da parte nostra verrà allestita una squadra in grado di centrare l’obiettivo minimo. Peccato perché con il telaio attuale potremmo fare meglio con una programmazione serena ed un percorso di crescita”. Lo stesso Massimino ci ha quindi tenuto a precisare che “la prossima settimana avremo un incontro tra soci nel quale onoreremo le ultime scadenze dell’esercizio corrente che si concluderà il prossimo 30 Giugno. Purtroppo mancherà l’apporto che di qualcuno che ha deciso di tirarsi indietro. Malgrado questo gli impegni verranno onorati lo stesso ma le risorse da impegnare nella riprogrammazione dipenderanno dal fatto di compiere nuovi, eventuali sacrifici”. Discorsi che tradotti significano che l’impegno continuerà anche se la compagine societaria dovesse essere ridotta a livello numerico. Ma (almeno così ci è parso di capire) riducendo i soci è chiaro che lo sforzo di chi rimane non potrà essere tale da compensare per intero le mancanze di chi ha deciso di tirarsi fuori.