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Il Comune di Licata da ieri è ufficialmente senza alcun dirigente. Sono infatti scaduti i termini (fissati in novanta giorni) scattati al momento della votazione positiva da parte del Consiglio comunale della delibera 50, quella concernente la Modifica allo Statuto comunale con conseguente soppressione delle figure di dirigente come apicali. Come noto, in forza all’Ente era rimasto un solo dirigente di ruolo, l’ingegnere Enzo Ortega. E’ molto probabile che la notifica del provvedimento allo stesso Ortega verrà inoltrata nella giornata odierna visto che il primo Settembre è stato un giorno festivo. Di certo c’è che Enzo Ortega (capodipartimento ai Lavori Pubblici e Territorio e Ambiente) non lavorerà più per il Comune pur continuando a percepire l’ottanta per cento dello stipendio per i prossimi due anni. La decorrenza dei termini porta infatti con sé l’efficacia del provvedimento di soppressione dei dirigenti. Come si ricorderà, il capo-dipartimento è stato in prima linea sul fronte delle demolizioni degli immobili abusivi acquisiti al patrimonio indisponibile del Comune. Ruolo che (in seguito ad una serie di minacce pesanti) ha consigliato la concessione di una scorta personale. Ortega – fin dal momento in cui la delibera 50 è stata esitata favorevolmente dal Consiglio comunale – non ha mai nascosto l’intenzione di adire le vie legali per vedere eventualmente riconosciute le proprie ragioni in tribunale. Al netto però di questa questione che attiene la sfera personale dell’ormai ex dirigente, c’è un aspetto che interessa maggiormente la comunità licatese: l’Ente è di fatto rimasto senza figure dirigenziali e senza posizioni organizzative. La reazione uguale e contraria alla modifica dello Statuto comunale doveva infatti essere quella della creazione di dieci posizioni organizzative a cui affidare la guida e il coordinamento delle varie componenti della macchina amministrativa comunale. Da quanto abbiamo però avuto modo di apprendere, oggi l’Ente non sarebbe in grado di avviare questo iter poiché nel bilancio 2019 non ci sarebbero le risorse economiche necessarie per garantire la copertura finanziaria delle dieci posizioni. Il rischio concreto è quello di una paralisi amministrativa senza precedenti per il Comune.