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Si riprenderà ad abbattere a partire da lunedì quando verrà a questo punto ulteriormente valutata la prosecuzione dell’elenco di immobili destinati all’abbattimento. Oggi le operazioni si fermano vista la giornata festiva. Né mercoledì né ieri c’è stato bisogno di accendere le ruspe dell’Impresa Patriarca Salvatore di Comiso, la ditta incaricata dal Comune di eseguire gli abbattimenti. Il bilancio del secondo giorno di ripresa delle demolizioni degli immobili abusivi acquisiti al patrimonio indisponibile del Comune è stato di tre immissioni in possesso con autorizzazione alle autodemolizioni. Con le quattro di mercoledì, sono sette le costruzioni che verranno abbattute dagli ex proprietari che avranno così la possibilità di risparmiare sulle spese che nel caso contrario sarebbero state loro addebitate dal Comune. Anche ieri, gli interventi si sono concentrati lungo il versante costiero in un’area all’interno dei centocinquanta metri dalla battigia in una zona a vincolo di inedificabilità assoluta. La prima immissione in possesso da parte del dipartimento Lavori Pubblici e Urbanistica è stata effettuata alla Rocca. Anche in questa circostanza – come in due casi ieri – c’è di mezzo (seppur marginalmente) l’aspetto politico. L’immobile in questione è infatti di proprietà di un parente di un attuale consigliere comunale. Espletati gli adempimenti burocratici alla Rocca, uomini e mezzi si sono quindi trasferiti a Torre di Gaffe, la borgata marinara a metà strada tra Licata e Palma di Montechiaro da dove l’opera demolitrice aveva preso il via (con diversi momenti di tensione tra forze dell’ordine e manifestanti) nel mese di aprile 2016. Due le case al mare inserite nell’elenco trasmesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento all’Ufficio tecnico. Per entrambe le costruzioni, gli ex proprietari hanno manifestato l’intenzione di demolire autonomamente ottenendo le relative autorizzazioni dal dipartimento Urbanistica e dai delegati della Procura. A testimonianza che – rispetto alle fasi iniziali – è decisamente cambiato l’atteggiamento degli ex proprietari di immobili abusivi che si sono praticamente rassegnati a vedere andare giù i propri immobili. Finora, nella stragrande maggioranza dei casi, gli ex proprietari hanno scelto di abbattere in proprio con un conseguente risparmio in termini economici. Ad oggi, tutti gli abbattimenti sono avvenuti entro la fascia a vincolo di inedificabilità assoluta. Le demolizioni si sono concentrate infatti nelle zone di Marianello, Poliscia, Mollarella, Torre di Gaffe, Colonne, Nicolizia, Gallo d’Oro, Rocca Pisciotto e Balatazze. L’unico abbattimento all’interno della città è stato quello di via Nestore Alotto, nel rione di Santa Maria.