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partito_democratico_simbolo1 (Custom)Il circolo del Partito Democratico di Palma di Montechiaro in un comunicato ha espresso “ancora una volta solidarietà ai volontari della Fraternita di Misericordia che da anni effettuano un servizio prezioso per la nostra comunità e stigmatizza l’atteggiamento dei dirigenti del distretto socio sanitario di Licata, in particolare del dott. Vincenzo Pezzino, che con la nota del 21 maggio scorso, con la quale risponde alle richieste di chiarimenti da parte dell’amministratore Giuseppe Brancato, espone lo stesso e tutti i volontari ad un grave pericolo, considerate  anche le minacce in passato ricevute”.

La vicenda è quella del servizio di trasporto degli emodializzati che da anni vede la Fraternita impegnata in una lotta burocratica vinta nel 2013 non senza conseguenze.  Pochi giorni dopo l’assegnazione del primo paziente alla Misericordia fu recapitata, infatti, una lettera minatoria nella quale si “consigliava” di desistere dal continuare ad effettuare il servizio.

Per non perdere gli assistiti, le associazioni, provenienti anche da fuori provincia, hanno stabilito delle sedi a Palma. L’amministratore della Fraternita, Giuseppe Brancato, per questa ragione ha scritto all’ASP per sapere se queste associazioni fossero in regola con quanto stabilito dalla legge.

Nella risposta si legge: “Vista la nota, a firma del Sig. Giuseppe Brancato, che chiede di verificare se le Associazioni aventi sede operative nel Comune di Palma di Montechiaro, abbiano i requisiti previsti dalla Legge (…) si chiede che venga effettuato un sopralluogo urgente, che ne accerti l’esistenza”.

“Consideriamo tale modalità di risposta – continua il comunicato del PD a firma del segretario Salvatore Manganello – irresponsabile per i rischi ai quali espone i volontari ma al tempo stesso non conforme ai comportamenti che un dirigente pubblico deve tenere nella parte in cui afferma di effettuare i controlli obbligatori per legge solo in seguito alla richiesta pervenutagli”.

“Dopo anni di discussioni e denunce – conclude Manganello – ci chiediamo cosa debba fare un’associazione di cittadini per vedere affermati i propri diritti. E chi sono e dove sono annidati i nemici dei cittadini per bene. Annunciamo sin da ora che tramite la nostra deputazione regionale porteremo questa istanza all’assessore alla salute chiedendo che si faccia chiarezza sulla vicenda e sulla eventuale responsabilità di dirigenti”.