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sala consiliare 2 (Custom)Oltre le attese dichiarazioni del sindaco Bonfanti si sono registrate, al Consiglio comunale urgente convocato su richiesta del sindaco, le posizioni di molti consiglieri. La linea seguita da quest’ultimi, senza distinzione tra opposizione e maggioranza, è stata improntata al garantismo, al rispetto per la magistratura e le forze dell’ordine, e all’auspicio che le indagini si concludano rapidamente, per un bisogno di serenità del Paese e, come sottolineato da Calogero Alotto, in quanto “siamo sulla bocca di tutti e, di conseguenza, ne usciamo tutti con le ossa rotte”.

Anche Salvatore Manganello ha seguito la linea garantista ma ha segnalato la difficoltà a continuare a lavorare con serenità e, per questo, ha posto ai consiglieri un interrogativo: “è ancora il caso di andare avanti?”.

Da segnalare anche l’intervento del consigliere Salvatore Castronovo che ha parlato a nome del gruppo di appartenenza “Insieme per la libertà-Gruppo Via Cangiamila”, ora confluito ne La Destra di Storace. Dopo aver espresso fiducia incondizionata agli inquirenti e dettisi sicuri che “le persone coinvolte dimostreranno la loro totale estraneità ai fatti”, ha fatto sapere che: “nelle prossime ore il gruppo si riunirà in seduta plenaria per valutare se vi siano le condizioni per procedere in questa esperienza amministrativa”. Pertanto, dopo le dimissioni già presentate da Giuseppe Vinciguerra, potrebbe uscire dalla giunta anche il vice sindaco Angelo Cottitto.

Infine, da segnalare l’intervento del consigliere Rosario Catania che ha fatto cenno alla lettera anonima arrivata in comune il 14 gennaio scorso e il cui contenuto, si è affrettato a chiarire il segretario comunale, è oggetto di indagini e, pertanto, non può essere in alcun modo rivelato.