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La-caserma-carabinieri-LicataQuesta mattina, alle prime luci dell’alba, a Licata, Canicattì, Palermo e Marsala, al termine di una complessa ed articolata attività d’indagine, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Licata della Compagnia Carabinieri di Licata davano esecuzione all’ordinanza di misura cautelare personale n. 13765/15 r.g.p.m. e n. 10862/15 r.g.g.i.p., emessa in data 27.07.2015 dal Tribunale di Palermo – Ufficio G.I.P., su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, che dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari, nei confronti di:

ARROSTUTO Giampiero, classe 1978, disoccupato di Canicattì già noto alle FF.OO.;

TINNIRELLO Giuseppe, classe 1988, disoccupato di Palermo già noto alle FF.OO.;

ANGILERI Giusy Manuela, classe 1990, disoccupata originaria di Marsala (TP);

ANGILERI Gisella classe 1985, disoccupata originaria di Marsala (TP);

tutti a vario titolo ritenuti responsabili dei reati di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope in concorso. Nello stesso contesto operativo venivano sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, con rientro dalle ore 21 alle ore 7:

1. PARANINFO Salvatore, classe 1988, disoccupato licatese già noto alle FF.OO.;

2. MONTANA Antonio, classe 1971, disoccupato licatese già noto alle FF.OO.;

3. BUGIADA Vincenzo, classe 1972, disoccupato licatese già noto alle FF.OO.;

4. PELONERO Diego classe 1973, disoccupato licatese già noto alle FF.OO.;

5. ALABISO Melchiorre Salvatore, classe 1973, disoccupato licatese già noto alle FF.OO.;

anch’essi resisi responsabili dei reati di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope in concorso.

In particolare, l’indagine, che ha avuto inizio nell’agosto del 2012, trae origine dall’esigenza di contrastare il dilagante fenomeno dello spaccio di droghe pesanti nell’hinterland licatese, territorio ove concretamente si realizzava e moltiplicava l’illecito guadagno. l’attività investigativa ha in particolare consentito di individuare ed identificare taluni soggetti dediti allo spaccio di eroina, i quali, seguendo un “modus operandi” consolidato e ben organizzato nel tempo, difficile da accertare a causa delle circostanze di tempo e di luogo in cui i fatti avvenivano, nonché alla capacità di eludere i controlli grazie all’avvicendarsi di mezzi di trasporto e di persone, riuscivano a far confluire nel centro licatese ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo “eroina”, che veniva acquistata nel Quartiere “Oreto” di Palermo. Il G.I.P. del Tribunale di Palermo, recependo pienamente le risultanze investigative del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Licata, investito per competenza territoriale dal Tribunale di Agrigento, ha emesso le misure cautelari, confermando l’impianto accusatorio già affermato dal G.I.P. del Tribunale di Agrigento su richiesta della Procura della Repubblica di Agrigento che ha coordinato l’indagine. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati associati presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.