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Si svolgerà questa mattina un incontro tra i sindacati e  il commissario straordinario Antonino La Mattina per discutere sulla chiusura dell’asilo nido comunale prevista per il prossimo 3 aprile. La Mattina nei giorni scorsi ha disposto la sospensione delle attività dell’asilo nido fino a quanto non saranno ristrutturati i locali dell’ex commissariato di Stato di via Brodolini, con affidamento del servizio a terzi.

Alla base della decisione del Commissario c’è la volontà di procedere ad una razionalizzazione dei servizi, compresi quelli socio-assistenziali, che richiedono lo spostamento del personale dell’asilo nido, previa adeguata formazione, ad altre mansioni per “potenziare gli uffici comunali presso i quali, a fronte di numerosi pensionamenti di personale non rimpiazzato, risultano esservi problemi organizzativi e di gestione della macchina comunale”. La sospensione del servizio consentirà, inoltre, anche un risparmio per le casse comunali ammontante a circa 10 mila euro. Oltre a queste motivazioni, secondo quanto spiegato nella determina, vi sarebbe anche la circostanza che “la fornitura del servizio sarebbe limitata a causa dell’angustia della sede dove è attualmente ubicata la struttura, poco idonea all’uso” per la mancanza di sanitari adeguati all’utilizzo da parte di bambini fino a tre anni.

Contro la decisione del Comune si sono schierati i genitori, per i quali sarebbe stato più corretto terminare almeno l’anno scolastico, e la FP CGIL di Agrigento che “ha contestato fortemente tale scelta”, ritenendo inopportuno che un atto amministrativo così importante, sia assunto dal commissario straordinario, chiamato a garantire la gestione ordinaria dell’Ente. “In questa triste vicenda – si legge nel comunicato stampa diffuso – saremo accanto ai cittadini e ai lavoratori per evitare che si consumi tale scelta che inciderebbe negativamente su tutta la comunità del Gattopardo. Siamo stanchi di ragionieri chiamati a gestire la cosa pubblica con l’unico obiettivo di fare cassa senza tenere conto della missione sociale a cui è chiamata l’Istituzione più vicina ai cittadini”.