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Anna Triglia (2)Anna Triglia ha rassegnato le proprie dimissioni, protocollate intorno alle ore 13. Pubblichiamo in forma integrale la lettera che motiva la decisione.

Prima di argomentare la mia dolorosa ma necessaria decisione, a scanso di equivoci, fraintendimenti, o speculazioni politiche, rinnovo la mia solidarietà umana e personale e quella del gruppo politico vicino alle posizioni dell’ex sindaco Angelo Balsamo, al Signor Sindaco Angelo Cambiano. Felice della pronta guarigione, condanno ogni forma di violenza fisica o verbale. Chiunque utilizza la violenza ha già perso.
Ma la solidarietà umana è cosa diversa dalle considerazioni politiche sull’efficienza di governo. In data odierna rassegno le dimissioni da assessore comunale e relative deleghe, tale decisione scaturisce dalle motivazioni che seguono.
L’attuale Sindaco di Licata, Angelo Cambiano, è stato scelto, sostenuto ed eletto con più di 8500 preferenze, perché avrebbe dovuto rappresentare, come da lui stesso sostenuto in campagna elettorale, la continuità amministrativa del Progetto e del Programma dell’ amministrazione Balsamo.
Purtroppo invece, sin dal suo insediamento, la sua azione politica amministrativa si è preposta come primo obiettivo l’isolamento e l’eliminazione di coloro che in questo progetto ed in questa continuità amministrativa hanno creduto e continuano a credere. In qualità di assessore con delega al personale io avrei dovuto e potuto ottimizzare , come sbandierato in campagna elettorale dall’allora candidato Sindaco Cambiano ,le potenzialità delle oltre 400 unità lavorative in forza al Comune di Licata come dipendenti comunali. Il Sindaco sin da subito mi ha impedito di operare in tal senso, relegandomi ad un immobilismo operativo non tollerabile. Alcuni esempi fra tutti.
La scorsa estate ho vivamente consigliato di impegnare un dipendente comunale nella stesura del bilancio comunale, tale impegno avrebbe permesso l’approvazione dello stesso durante il 2015 e avrebbe consentito a tutto il Consiglio Comunale di prenderne visione tempestivamente, motivo per cui non ho votato il bilancio come tutte le altre cose mai condivise. Ho inoltre da sempre sostenuto l’idea di potenziare la squadra di manutenzione comunale , cosa che avrebbe impedito ulteriori aggravi di spesa, come nel caso dell’abbattimento delle palme malate , che ha visto invece il ricorso ad una ditta esterna. E’ sotto gli occhi di tutti i nostri concittadini che i dipendenti comunali attualmente non sono utilizzati per le loro potenzialità. Un altro dei motivi che mi ha convinto che la cosa migliore da fare fosse quella di presentare le dimissioni è l’impostazione che si sta dando alla gestione dell’ARO.
Tale gestione porterà un notevole aggravio per le casse del comune. Inaccettabile il modo in cui la Girgenti acque ha eseguito i lavori a Licata, ha messo a soqquadro un intera Città, rattoppando le strade che per regolamento comunale avrebbe dovuto ripristinare a perfetta regola d’arte, ma il Sindaco preferisce mantenere con la Girgenti acque un rapporto “dolce” mortificando le nostre strade. Tra gli altri punti programmatici totalmente disattesi voglio ricordare: Nessuna iniziativa tendente ad affiancare i dipendenti comunali all’engenering per riportare il Comune di Licata alla gestione diretta della riscossione dei tributi. Mancata nomina del Comandante dei Vigili Urbani; e l’ing. Ortega che contemporaneamente regge diversi dipartimenti (compreso quello dei vigili urbani), come se al comune di Licata non avessimo altro personale idoneo. Disarmante permissivismo nei confronti del fenomeno dell’abusivismo commerciale, a danno dei nostri commercianti. Mancanza di iniziative concrete per la riapertura del museo archeologico. Nessuna iniziativa culturale rilevante è stato programmata, decisa o appoggiata nella nostra città. Dove alla totale assenza di percorsi culturali si aggiunge il fatto che la delega alla cultura sia stata attribuita allo stesso assessore alla solidarietà sociale. Cosa inusuale e mai vista in altri comuni. Nessuna iniziativa per il recupero del patrimonio immobiliare abusivo acquisito dal comune. Ed ancora l’emergenza randagismo. Il progetto per la realizzazione di un canile municipale, mediante il recupero di un bene acquisito al patrimonio del Comune, è andato in fumo. Ancora oggi, dovunque, persino all’interno dell’ospedale o in zone di passeggio, o vicine ad edifici scolastici branchi di cani randagi attraversano la città provocando paura tra i cittadini. Andava fatto un percorso serio per salvare la vita dei cani, assicurare il dovuto trattamento, ma dare contemporaneo decoro alla città. Nessuna programmazione o iniziativa a favore della Città, i lavori che sono in corso: Scuole, Via Panepinto, accordi quadro, rifacimento asfalto, Piazza Duomo, Piazza Gondar, Ponte Umberto II, sono eredità della amministrazione Balsamo, concretizzatesi durante il commissariamento. Il Sindaco Cambiano non ha mai avuto fiducia nei miei confronti bloccandomi in ogni iniziativa, ha avuto condotta egocentrica, sterile ed inconcludente, non è nemmeno l’ombra di quello che faceva credere di essere in campagna elettorale.
Ha deluso sia dal punto di vista umano che politico, con la sua condotta che non ammette repliche opinioni di diverso avviso ha ignorato persone, progetti, idee, si è rivelato inadatto alla carica che ricopre e nello stesso tempo ha manifestato atteggiamento infantile nel definirmi ribelle. Prende lezioni di programma politico amministrativo da chi è stato bocciato dagli elettori, ignorando le persone che hanno ideato e voluto il programma che è stato condiviso da oltre 8.500 nostri concittadini. Mancato impegno per la riqualificazione del centro storico. Ho resistito fino ad oggi nel ruolo di assessore, subendo spesso mortificazioni, per ogni iniziativa intrapresa, sperando in un suo ravvedimento al quale non credo più. Dato che la mia presenza in giunta, sin dalla mia nomina, si è fatta sempre più ingombrante , inefficace e ,come più volte comunicatomi dallo stesso Sindaco: SGRADITA poiché rappresento ”il Progetto Balsamo” e poiché il Signor Sindaco, dopo tale affermazione, non ha avuto la coerenza o il coraggio di ritirare la deleghe assegnatemi, sono costretta a dover interrompere la mia azione amministrativa.
L’unico invito da parte del Sindaco è stato quello di adeguarmi alle sue direttive: fare nulla. Nell’espletamento delle deleghe assegnatemi mi sono impegnata per l’ottenimento di risultati concreti , in particolare ho profuso le mie energie per il mantenimento del Punto Nascite : manifestazione settembre 2015 “E573” e tutte le successive iniziative connesse. Orgogliosamente posso affermare che grazie a tale impegno , assieme a tutte le forze sane, sostenuta anche dal Presidente del Consiglio con tutti i consiglieri Comunali, che hanno dato il loro contributo, si è ottenuto uno straordinario risultato : la deroga alla chiusura del Punto Nascite. Il mio più grande rammarico è quello di non aver potuto lavorare alla realizzazione del progetto di una Licata diversa, migliore e come si diceva a giugno: NORMALE.
Io Amo Licata con tutti i suoi pregi ed i suoi difetti , con le sue bellezze e con le sue disgrazie e l’idea di non potere lavorare per la realizzazione di ciò per cui io mi sono impegnata : mi fa star male! Ricordo infine al Signor Sindaco ed a chi gli starà vicino in questi anni nella gestione della “Cosa Pubblica”, che spesso si dice che “i Licatisi su babbi” , ma non credo che lo siano a tal punto da non riconoscere chi è coerente da chi non lo è e chi mantiene la parola data agli elettori da chi invece la disattende.
Per questo e per le altre motivazioni su citate mi sento costretta a rassegnare le dimissioni da assessore, continuando la mia azione politico-amministrativa da consigliere comunale per far fronte agli impegni assunti con gli elettori.

Anna Triglia