Si attendono gli esiti dell’esame del Dna e dell’autopsia eseguita dal professor Cataldo Ruffini sul cadavere rinvenuto in Contrada Balatazze per avere la certezza che si tratti del giovane fabbro Angelo Truisi, scomparso dal 2 gennaio. Secondo quanto stabilito dal primo responso dell’autopsia, il giovane sarebbe stato massacrato di botte e poi ammazzato a colpi d’arma da fuoco. Dal corpo della vittima sono stati trovati ed estratti infatti diversi pallini. Contestualmente proseguono le indagini della Squadra Mobile e del commissariato di via Campobello coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento. Nei giorni scorsi, come si ricorderà, è stata posta sotto sequestro la vettura di un giovane licatese, iscritto nel registro degli indagati. Gli inquirenti cercano elementi utili alle indagini, come tracce biologiche o altri indizi che possano essere eventualmente riconducibili a Truisi. La Procura della Repubblica darà a stretto giro di posta l’incarico a un perito. Le indagini si stanno concentrando anche sui tabulati telefonici e si cerca tra le telefonate e sui movimenti delle celle telefoniche. Il giovane che risulta indagato sarebbe stata l’ultima persona a vedere la vittima. Si spera di trarre elementi utili dai tabulati e dalla perizia che sarà eseguita sull’autovettura.
Omicidio Balatazze, estratti pallini dal corpo della vittima
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