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Il randagismo rimane un tema scottante per la città. Gli ultimi due interventi sono quelli del consigliere comunale Giuseppe Russotto a cui segue la replica di Angelo Rinascente, responsabile dell’associazione I Delfini che gestisce il canile municipale.

Russotto: Randagismo e illegalità, randagismo e mancanza di idee, randagismo e le bugie del Sindaco Cambiano. Il fenomeno del randagismo una tragedia che tocca il cuore, ma, anche le tasche dei cittadini. Una piaga che provoca incidenti stradali, aggressioni per i cittadini, contagio di malattie infettive. Cosa è stato delle promesse sul nuovo canile? Cosa del regolamento per l’esenzione dall’IMU per coloro che adottano un randagio? Parole al vento! Io ho le idee chiare. Va promossa la cultura della sterilizzazione, anche valutando un qualche tipo di tassazione per chi possiede un animale non sterilizzato. Indispensabile anche rafforzare e aumentare i controlli contro i traffici illegali di animali, senza tracciabilità alcuna né sanitaria, né commerciale, né tanto meno fiscale. Suggerisco, inoltre, di investire sui micro-canili, puntano sulle dimensioni ridotte e la leggerezza delle strutture per abbattere i costi e gli adempimenti burocratici necessari alla loro realizzazione. L’investimento iniziale si aggira intorno ai 20-30 mila euro per strutture in grado di ospitare dai 25 ai 30 cani, a fronte dei costi di costruzione di un canile standard che possono arrivare anche ad alcuni milioni di euro. Il mantenimento di un micro-canile non supera i 50mila euro annui per strutture da 60 posti, cifra destinata a decrescere man mano che diminuisce il numero di cani da allocare. “Quindi Sindaco, amministratori, sveglia l’estate è alle porte e voi siete più attenti alle ospitate televisive che che alle esigenze della nostra comunità”.

Rinascente: Inizierei col dire che il randagismo tocca il cuore dei cittadini ma non le tasche considerato che il costo per la gestione del canile di Licata si aggira intorno ai 65.000,00 euro di cui circa 30.000,00 interamente sborsati dal Comune di Palma di Montechiaro. Sfido chiunque a sostenere e svolgere un servizio 24 ore su 24 con 2000 visitatori all’anno e l’intera spesa per la gestione e il mantenimento della struttura con queste cifre.
Sparare soluzioni senza averne cognizione di causa è come gridare aiuto senza averne di bisogno. Alla fine nessuno crederà al grido di allerta. Prevedere una tassa per la proprietà del cane potrebbe essere non una soluzione al problema ma una concentrazione di risorse da spendere sul problema. Ma attenzione non si può obbligare un privato a sterilizzare il proprio cane con la tassazione ma altresì con la sensibilizzazione. Perché la sterilizzazione non deve essere un metodo coercitivo contro il randagismo ma di responsabilità. Creare un canile con 20 o 30 mila euro, in grado di ospitare 30 cani, con le leggi attuali, disciplinate dalla L.R. 15/2000 è semplicemente una utopia. Diciamo che i costi per la realizzazione sarebbero minori ma non parliamo di queste cifre. I costi di gestione potrebbero rientrare in quelli citati dal Consigliere Russotto. La verità è un’altra: servono le convenzioni per le sterilizzazioni dei cani privati, una maggiore informazione del “fenomeno”, i controlli “esagerati” sui detentori di cani, le indagini contro gli abbandoni (che la legge punisce penalmente), le strutture che non siano ne micro ne macro ma efficienti, idonee, pratiche, l’incentivazione delle adozioni anche attraverso imput economici (bonus, abbattimento dell’imu, ecc…), investire la Regione Sicilia delle sue responsabilità (la Legge Regionale 15/2000 prevede risorse finanziarie per le campagne di sterilizzazione e di sensibilizzazione, per la realizzazione di nuove strutture ricettive), coinvolgere persone con esperienza nel settore. L’estate è alle porte ma bisogna entrare da quella giusta, che non è fatta di parole e di strafalcioni emotivi, dettati spesso dall’improvvisazione. Occorre affrontare il problema con ogni riferimento normativo, con le risorse e con la volontà assoluta di risolvere un “problema” che tutti noi alimentiamo, ogni giorno, per ignoranza, per mancanza di cultura e senso civico.
Senza polemica alcuna vorrei conoscere una proposta dettagliata ed articolata basata sulla conoscenza del “fenomeno” randagismo posta in essere da opposizione o maggioranza. Una proposta su cui magari lavorare tutti assieme senza “discriminazione” politica.
Vedete non a Licata ma in Italia le cose non funzionano bene perché noi abbiamo la capacità unica, italico e romana di inceppare i motori per rallentare la corsa, una sorta di auto punizione per ferire il sistema, per renderlo inadatto alla fruizione della cittadinanza. In questo sistema innocente che abbiamo contribuito a “smeccanizzare” (mi si conceda il termine), viviamo la nostra gloria di paladini sociali, inconsapevole di aver prodotto un danno non soltanto agli altri ma a noi stessi, ai nostri figli, alle nostre generazioni. Auguro al Consigliere Russotto tutto il bene del mondo e lo stesso al Sindaco e lo stesso ad ogni cittadino di questa terra, capaci tutti di costruire e distruggere come se niente fosse, con grande serenità o con grande rabbia senza riflettere mai che per abbattare un ponte bastano pochi secondi e una grande esplosione per ricostruirlo anni, anni e anni di sacrificio e forse non basta. Nikita Chrusjev diceva: i politici sono uguali dappertutto promettono di costruire un ponte anche dove non c’è un fiume.