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depuratore di Licata 2Ecco l’atto di indirizzo per il funzionamento del depuratore di Contrada Ripellino. I componenti la commissione consiliare d’indagine hanno presentato il documento durante il question time di martedì.

I sottoscritti consiglieri comunali, premesso che:

-con delibera del Consiglio Comunale n. 137 del 22.12.2015 è stata nominata la Commissione di Indagine Conoscitiva per la problematica relativa al funzionamento del depuratore comunale di contrada Ripellino e che la stessa ha depositato la Relazione conclusiva da cui è emerso che il Depuratore di Licata soffre di notevoli criticità sia funzionali che strutturali, per le quali necessitano diversi interventi urgenti;
-fatte le opportune valutazioni

Impegnano il Sindaco e codesta Amministrazione: A portare avanti una AUDIT specifica su tutto il sistema fognario – depurativo, che possa consentire di avere un quadro chiaro di interventi che si rendono necessari per portare il funzionamento del sistema al rispetto delle normative contrattuali e legali, sia sotto l’aspetto funzionale che strutturale, con il ripristino della linea fanghi, la produzione e il recupero del biogas e quanto altro previsto dal progetto originario. A tal fine si invita codesta Amministrazione Comunale a dare un incarico a un tecnico di provata fiducia e competenza per una audit tecnica approfondita che miri ad indicare quali e quanti sono gli interventi manutentivi e di revisione di cui l’impianto necessita e, dopodiché, pretendere che il Gestore li effettui, convenendo la manovra a priori con l’ATI idrico.
a portare avanti ogni utile azione affinchè si trovi una soluzione diversa a quella adottata dal gestore Girgenti Acque per le analisi in autocontrollo che, come emerge dalla relazione della Commissione di Indagine conoscitiva sul funzionamento del depuratore di contrada Ripellino, non è accettabile in quanto pensata per una gestione senza personale operativo, mentre il disciplinare tecnico sottoscritto dal gestore prevede che lo stesso predisponga un laboratorio in loco e che, quotidianamente, da un operatore, vengano effettuate delle analisi secondo quanto statuito già con direttive ministeriali.
foto_tribunalea presentare progetti presso il Cipe e altri Enti, finalizzati ad ottenere finanziamenti per il sistema fognario-depurativo di Licata.
A revisionare tutto il sistema di pompaggio e degli impianti di sollevamento al fine di ottimizzare il sistema e nel contempo evitare sedimentazione di sostanze solide con tutti i rischi per la popolazione in prossimità delle pompe di sollevamento, nonché a portare avanti attraverso gli organi preposti un capillare controllo dei campi coltivati in prossimità delle pompe di sollevamento e i relativi prodotti alimentari.
a portare avanti progetti di bonifica e rinaturalizzazione dell’area circostante il depuratore, al fine di creare un ambiente più salubre e meno impattante, e l’adozione di misure atte a ridurre la propagazione di sostanze maleodoranti.
ad avviare politiche per la minimizzazione dei costi energetici nel sistema di drenaggio delle acque meteoriche.
a ritenere prioritario affinare opportunamente il refluo depurato al fine di poterlo riutilizzare a fini agricoli; così facendo si eviterebbe di dover spargere in mare le acque depurate, seppure a una certa distanza, se mai verrà realizzata la condotta di allontanamento, evitando il possibile ulteriore degrado igienico-sanitario e le ripercussioni sull’ecosistema marino, ed inoltre l’economia agricola locale già provata dalla crisi finanziaria e dai danni causati da recenti calamità naturali, avrebbe una risorsa significativa di approvvigionamento idrico, data la persistente siccità per lunghi periodi.
approfondire lo studio dei documenti in cui avviene il passaggio della gestione del servizio idrico integrato tra Comune e Girgenti Acque, nonché valutare la legittimità o meno dell’ATO e la validità del contratto stipulato con la Girgenti Acque. Considerare eventuali azioni legali relative sia alle tariffe, che al fine di chiedere la nullità del contratto con la Girgenti Acque, contratto che peraltro non potrebbe iniziare a decorrere se non quando tutti i comuni facenti parti dell’Ato/Ati avranno consegnato le reti idriche, nonché si invita l’amministrazione a riflettere sulla possibilità di deliberare nel senso di gestire l’acqua pubblica e i servizi connessi in proprio, in maniera diretta, almeno fino a che tutti i 43 comuni avranno consegnati le reti idriche; considerare la possibilità di avanzare la proposta di rimborso di tutti i canoni fognari e di depurazione illegittimamente percepiti da Girgenti Acque.
Considerare le criticità contrattuali che potrebbero essere al fine di raggiungere lo scioglimento contrattuale, come ad esempio l’art. 19 della convenzione relativo al canone di concessione: “ai sensi dell’art. 20 dell’allegato A del D.P. REG. 7 agosto 2001, il gestore è tenuto a versare annualmente agli enti locali un canone di concessione sotto pena dell’immediata risoluzione della convenzione ai sensi del’ART. 38 della stessa”. Non sembra che questo pagamento sia stato mai effettuato dal soggetto gestore né tantomeno che alcuna somma sia mai pervenuta al comune di Licata in tal senso. L’Ato idrico non ha mai applicato la clausola di rescissione immediata. Inoltre l’art. 38 della convenzione statuisce al comma 1 che “Il concedente potrà invitare il gestore ai sensi e per gli effetti dell’art. 1454 c.c. a porre rimedio alle inadempienze entro un congruo termine nei seguenti. Casi: ripetute gravi deficienze nella gestione del servizio; ripetute gravi inadempienze ai disposti del presente atto; inottemperanze agli obblighi previsti agli artt. 8,19,23,24,25,26 della Convenzione; decorso inutilmente il termine, il contratto è risolto di diritto, fermo restando l’obbligo del gestore di proseguire la gestione fino all’aggiudicazione del servizio al nuovo gestore a seguito dell’espletamento di una nuova gara”.
Infine, a parte i rilievi di natura legale che potrà far emergere la Procura di Agrigento e/o altri enti e organi preposti, i sottoscritti consiglieri comunali considerano la possibilità di apportare alcune modifiche all’originario progetto, rivedendone anche eventualmente localizzazione e dimensionamento.

Si invita l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale ad inoltrare, per conoscenza, il presente atto, con allegata la Relazione presentata dalla Commissione di Indagine Conoscitiva sul funzionamento del Depuratore Comunale di contrada Ripellino, alla Procura della Repubblica di Agrigento, al Sindaco di Licata e all’Ati idrico.

Piera Di Franco, Violetta Callea, Angelo Vincenti, Vincenzo Sica, Giuseppe Federico, Chiara Ferraro, Elio D’Orsi, Giuseppe Russotto, Pietro Munda, Stefano De Caro