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A Taormina il G7, i potenti del mondo. Più a sud i morti in mare, gli ultimi disperati salvataggi di un’umanità in fuga dalla guerra o dalla fame. Bambini e donne incinte che partoriscono a bordo. Mentre i porti siciliani sono tutti chiusi per proteggere da attacchi terroristici il vertice mondiale di Taormina, la nave di Medici senza Frontiere con 1600 migranti salvati in mare, più del doppio di quanti può contenerne, viene dirottata a Napoli dove arriverà, se tutto va bene, domani pomeriggio. E a bordo non ci sono viveri né acqua a sufficienza. A bordo è piena emergenza anche per l’assistenza medica.

Le richieste d’aiuto alle autorità italiane finora sono state vane: nessuna nave, né militare né mercantile, è venuta in soccorso. Tutti sono impegnati a proteggere il G7, il suo regolare, tranquillo svolgimento. E in quanto all’Europa, non da ora si interessa del problema solo per ricordare all’Italia che è suo dovere accogliere i migranti. Accoglierli senza alcuna idea di come poi distribuirli sull’intero continente. Pensate, quelli che arrivano sono lo 0,1 della popolazione europea: e ci fanno paura, ci fanno parlare di “invasione”. Anche per denunciare questi problemi – l’emigrazione (dall’Africa e da altre parti del mondo) che bussa e busserà sempre alle nostre porte, le guerre, l’instabilità politica di molte aree geografiche, i danni prodotti in quelle terre dal colonialismo dell’Occidente – anche per questo, ci sono oggi movimenti che protestano pacificamente a Giardini Naxos: mentre sopra, a Taormina, i grandi della terra non riescono a mettersi d’accordo su niente. Né sul clima, né sull’immigrazione e neppure sul terrorismo (islamista) globale. E d’altra parte, che senso aveva questo inutile vertice con un presidente americano, seriamente a rischio d’impeachment, che predica protezionismo e chiusura dei confini in un mondo interdipendente? Su cosa dovevano accordarsi, sul nulla?

E sul nulla infatti si sono accordati. Questa è l’impressione. Imponenti misure di sicurezza, grandi sfilate di first lady, tavolo di discussione dove ognuno rimane fermo sulle proprie posizioni e in più, per i suoi alleati occidentali, la quasi certezza che il presidente americano passava notizie riservate alla Russia. Nello stesso tempo il Mediterraneo che li ospita si richiude su uomini, donne e bambini trattati ormai come statistiche e non come essere umani.

Gaetano Cellura