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11046402_10205125693756862_3523574787822687477_nLa festa dell’Addolorata è sempre più sentita e seguita. Anche quest’anno la gente di Licata e di altri paesi vicini non ha fatto mancare la sua nutrita partecipazione al viaggio di dolore della Madonna di Sant’Agostino in cerca del Figlio. Com’è tradizione, l’Addolorata avvia gli altri riti della settimana pasquale: il Cristo alla Colonna, la processione del Venerdì Santo, – una delle più belle e commoventi di tutta la Sicilia – quella del Cristo Risorto della chiesa del Salvatore, la sera di Pasqua.

Al chiostro di San Francesco, in corso Vittorio Emanuele, sono esposte molte immagini, vecchie foto della Passio Domini. E per prime trovi proprio quelle della festa dell’Addolorata. La più vecchia di tutte è del 1947. Trovi, davanti o sotto il fercolo della Madonna, il canonico Manuguerra e padre Michele Polizzi, parroco di Sant’Agostino. Ma anche i volti di amici ora anziani e allora giovanissimi, con i capelli pettinati alla moda degli anni ’60. Un pezzo di passione, di storia religiosa della nostra città e di ricordi che si ridestano vivi dal dimenticatoio.

Un plauso va agli organizzatori della Passio Domini del chiostro San Francesco, ma anche a tutte le confraternite di Licata. Che con vera passione e spirito di fede rinverdiscono ogni anno le tradizioni della Settimana Santa.

Il nostro personale ricordo del canonico Manuguerra risale ai primi anni ’60. Un buon prete, magro e vecchissimo, cui era affidata la chiesa (oggi pericolante e chiusa) di San Francesco. Dai genitori ne sentivamo parlare con grande rispetto. Il suo posto a Sant’Agostino l’aveva preso padre Polizzi, cui la festa dell’Addolorata è stata sempre legata. Nessuno di noi lo chiamava don Michele. Ma “Signor parroco”, rigorosamente. E il “Signor parroco” ha formato la nostra infanzia – con il catechismo, le messe domenicali, le omelie, le compiete serali, i rimproveri quand’erano necessari – e ci ha dato un’educazione. Utile non solo a chi la chiesa e le sue funzioni ha continuato poi a seguirle. A seguirle sempre. Ma utile pure nella vita laica.

(g.c.)