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1919344_1038231729553422_8905484186029122386_nVenticinque chilometri di cavi di rame rubati in poco più di quattro giorni. Gran parte della periferia al buio. Aziende agricole e artigianali a rischio chiusura, un centinaio di nuclei familiari senza illuminazione. E’ questo l’attuale volto di varie contrade licatesi. Si parte da via Trazzera Piazza Armerina per proseguire in contrada Vallatazza, Safarello, Casalicchio, Caterlippe, Scalilli Montegrande. Tutte stanno subendo i pesanti danni casati dalle continue razzie di cavi di rame, soprattutto durante le ore notturne. Per andare avanti ci si è attrezzati con i gruppi elettrogeni, la cui alimentazione costa però cifre non indifferenti. E i tempi di ripristino della linea elettrica non si preannunciano brevi. Per esternare tutto il loro disappunto e chiedere un aiuto alle istituzioni, nella serata di giovedì si è svolto un sit-in in piazza Progresso, nei pressi del monumento ai Caduti in Guerra, a cui hanno preso parte diverse decine di persone che hanno chiesto la convocazione di un Consiglio comunale aperto. L’Aula capitolare del complesso monumentale del Carmine ieri sera ha poi ospitato una riunione a cui hanno preso parte agricoltori, artigiani e imprenditori. Un tentativo per mettere a punto una strategia comune in un momento particolarmente difficile per i comparti produttivi della città