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Francesco CaritàPubblichiamo un intervento dell’assessore Francesco Carità dopo l’aggressione subita dal primo cittadino Angelo Cambiano.

La violenza perpetrata ai danni del Nostro Sindaco rappresenta uno dei tanti volti del grave degrado umano e sociale che attanaglia la nostra amata Licata, in questo momento storico. Diversi sono stati gli attestati di solidarietà per il Nostro Primo Cittadino, soprattutto da parte di chi ha condannato l’atto di violenza ed il gesto, che non rappresenta solamente un attacco alla persona, ma alla massima istituzione cittadina. Significativa è stata la presenza a Licata del Prefetto, del Questore, del vice Comandante Provinciale dei Carabinieri e del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza che hanno fatto sentire la loro vicinanza al Sindaco, quindi, all’intera Città, dopo l’accaduto. L’intera comunità si è stretta, con un abbraccio di solidarietà, al Sindaco nonché parte della politica, forse la più sensibile e la più attenta ai valori di rispetto per le istituzioni. Ed è vero che chi opera nel mondo della politica “quella con la P maiuscola” con passione ha dimostrato la stessa passione per condannare il vile gesto. Purtroppo, il sentimento di vicinanza e di condanna verso chi ha aggredito le Istituzioni non appartiene a chi, dinnanzi a quanto accaduto, è rimasto indifferente. Se è vero che c’è una parte della politica sana è pur vero che c’è una parte di “buoni e moralizzatori” che sono rimasti del tutto indifferenti. C’è chi quotidianamente si affanna a pubblicare articoli di giornali, magari con comunicati redatti da scrivani e non di proprio pugno, che non ha sentito il bisogno di esprimersi sull’accaduto. C’è chi si pone come portatore di grandi valori sociali, pronto ad affrontare battaglie che non ha sentito l’esigenza di scrivere un sms sull’accaduto. C’è chi aspira e/o ha aspirato a rivestire ruoli di spicco nella società civile a cui non è spiccato il sentimento della solidarietà. C’è chi alza i toni della polemica e non ha alzato la voce contro chi “ha colpito tutti noi”.  L’indifferenza dei buoni è preoccupante tanto quanto la già biasimevole violenza.

L’assessore Francesco Carità