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Disservizi idrici, prende posizione l’ex consigliere comunale Lillo Scrimali.

Non è più sostenibile oltre. Il problema della carenza idrica a Licata è arrivato a livelli insostenibili. A soffrirne non è il solo quartiere Fondachello-Playa, ma tutta la città. In particolare il quartiere Via Palma nord e già dall’estate 2016, è soggetto a turni insostenibili e approvvigionamenti sostitutivi con autobotti, a cura del Gestore, non all’altezza del bisogno. Ogni famiglia, ogni cittadino, mensilmente è costretto a sobbarcarsi costi enormi per sopperire alla carenza cronica. Ma l’assurdo e la beffa sono costituiti dal fatto che già dal gennaio del 2016, il Gestore aveva promesso al sindaco pro tempore l’erogazione di acqua 24 ore al giorno, anche in considerazione del fatto che ci era stato sostituito per intero l’ acquedotto cittadino. E’ una condizione che grava pesantemente sulle tasche dei cittadini, ma è anche una questione di offesa alla dignità di ogni singolo cittadino. I cittadini si stanno seriamente chiedendo se debbono scendere in piazza per una protesta pacifica ma eclatante. L’assurdo però è costituito dal fatto che lo stesso gestore si reca, azioni mai compiute prima, in altre città all’interno dell’ambito a ripetere la stessa vana promessa, (recentemente è accaduto a Sciacca. I cittadini si chiedono, esasperati, quando e se questa agonia avrà termine. A risolvere questo problema non è stato capace l’ex sindaco, ma i cittadini si chiedono: il Commissario è a conoscenza della questione? Quali azioni sta ponendo in essere per trovare una soluzione che ridia serenità alle famiglie ed ai cittadini. A quando la rescissione contrattuale con il Gestore attuale, perché incapace di rispettare i livelli minimi di un servizio pagato in maniera esosa?

Calogero Scrimali – ex consigliere comunale