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381687_6169_nor_Impianto_Eolico_offshore1Pur lamentando la scarsa partecipazione di molti Enti, componenti il Coordinamento No Peos, si è tenuta la settimana scorsa la riunione dello stesso, presso l’aula consiliare del Comune di Licata. La ragione di detto incontro è da collegare alla iniziativa della Soprintendenza del Mare, retta dal professore Sebastiano Tusa, che con una lettera indirizzata alla Mediterranean Wind offshore e a tutti i Ministeri ed Enti facenti parte del Coordinamento, diffida la stessa “dall’intraprendere i lavori relativi al progetto indicato in oggetto e mai pervenuto”. Detta lettera ha consentito allo studio legale Polizzotto, che tutela e rappresenta gli interessi del Coordinamento No Peos, di proporre un ulteriore ricorso presso il Tar del Lazio per motivi aggiunti e continuare il contrasto alla realizzazione di tale opera. Nella stessa riunione si è deciso e confermato l’ impegno di intraprendere ulteriori iniziative a contrasto, chiedendo e reiterando un incontro con il presidente per richiedere la partecipazione della presidenza della regione che era, per la verità, già stata chiesta il 18 settembre scorso con una lettera a firma del sindaco del comune capofila, Angelo Cambiano e che ad oggi non ha trovato riscontro. In ragione di ciò i tre Comitati di Gela, Butera e Licata, hanno reiterato la richiesta che è stata già inoltrata alla Presidenza della Regione, nella speranza di avere un riscontro che ci permetta di varare nuove e più incisive iniziative a contrasto della realizzazione del Parco eolico. Sarebbero incomprensibili e contradditori disimpegni o ritardi da parte di chi fino a questo momento ci è sembrato convintamente partecipe in questa battaglia, che dura ormai da oltre sette anni ed ha visto crescere sempre più il numero di Comitati ed Enti che nel tempo hanno contrastato, insieme a noi detta eventualità.

Salvatore Licata – Comitato Difendi Licata No Peos