Pubblicità

La controreplica del consigliere Elio D’Orsi al documento di Violetta Callea.

Capisco l’imbarazzo del consigliere Violetta Callea, la quale suppongo non abbia capito il senso del mio comunicato o molto probabilmente, si è voluta creare una via di fuga da questa situazione, elencando le proposte fatte, che nulla hanno a che vedere con quello che voleva essere la mia lamentela.
È inutile ricordare che il regolamento del consiglio comunale prevede che ogni consigliere possa lasciare l’aula quando vuole o non presentarsi, questo lo sanno anche coloro che non sono consiglieri, io mi riferivo a quanto non è scritto nel regolamento, cioè il fatto morale. I consiglieri che hanno il dovere di rappresentare la città in quell’aula consiliare e non si presentano, non permettendo di rendere valide le sedute. Mi auguro di essere stato più esaustivo questa volta.
Voglio ricordare che per entrare nel merito delle proposte degli atti deliberativi, bisogna esser presenti ed essere critici quando è necessario, come precedentemente è successo in alcune occasioni, e ribadisco che il ruolo che ci è stato consegnato dai nostri cittadini deve essere svolto in quell’aula, dove democraticamente si approvano o meno gli atti necessari per la vita della nostra città.
Se il consigliere Callea Violetta, vuole sapere dove sono stato finora, in questi due anni, le rispondo senza alcuna difficoltà. Io sono stato sempre presente, in tutte le sedute del consiglio comunale a dare il mio contributo per la collettività, non credo si possa dire lo stesso di Lei e di altri consiglieri.
Per quanto concerne le proposte che lei dice aver fatto, sta nelle sue prerogative di consigliere, nulla di eccezionale, fa parte del suo ruolo istituzionale. Comportamento che assumo anch’io, in modo diverso, sostenendo l’azione della Amministrazione attiva, non sottraendomi di certo a quello che è il mio ruolo e le mie responsabilità.
Non risponderò più alle sue pseudo giustificazioni, per non annoiare i nostri concittadini, in quanto credo che quest’ultimi abbiano percepito il messaggio che ho ritenuto opportuno lanciare nel precedente comunicato stampa.

Elio D’Orsi