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polizia municipaleI consiglieri comunali di maggioranza non condividendo la scelta operata dal sindaco relativa all’incarico affidato all’architetto Giuseppe Ferraro, quale vice comandante della Polizia Municipale, stanno predisponendo una interrogazione da presentare al primo cittadino che, sostanzialmente, così recita: Si chiede di sapere, mediante risposta scritta

Quali siano stati i criteri secondo i quali l’Amministrazione, avente obblighi circa il rispetto dei principi di Trasparenza, Efficienza, Efficacia ed Economicità dell’ azione amministrativa, nonché nei confronti della legge e del Rogus vigente, abbia scelto di ricercare il vice comandante della polizia municipale mediante selezione interna, la cui partecipazione è stata riservata in via esclusiva a figure professionali di categorie D3, per cui diretta a soggetti provenienti necessariamente da altri Dipartimenti, atteso che l’ unica categoria D3 appartenente al dipartimento di polizia municipale è in atto in aspettativa.

Per quali ragioni, attesi sempre i vincoli di Trasparenza, Efficienza, Efficacia ed Economicità dell’ azione amministrativa si sia scelto (in violazione, se non altro del Rogus comunale), di affidare il ruolo di vicecomandante a soggetto proveniente da altro dipartimento, privo di precedente esperienza nel settore, privo di titolo di studio attinente al ruolo professionale da ricoprire, (risulta essere architetto), a cui peraltro dovrà, quanto meno, essere corrisposta l’ indennità di vigilanza, con aggravio sull’ erario dell’ Ente.

Peppe FerraroPer quali ragioni, in ossequio al Rogus, non si sia scelta tale figura professionale tra il pur presente personale di categoria D, la qual scelta avrebbe assicurato: l’esistenza di comprovata e lodata esperienza nel settore, alcun onere economico a carico dell’Ente, continuità dell’azione amministrativa e soprattutto continuità nell’ azione afferente i delicati compiti di polizia giudiziaria che la Polizia Municipale svolge.
La stessa sarà integrata da dati normativi e supporti legislativi, che comprovi la giustezza dell’ iniziativa e chiarisca il perché mancano i presupposti per tale atto.