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Torna ad allenare. O meglio, torna nel campionato italiano, in Serie A, dopo l’esperienza in Svizzera. Zeman ricomincia da Pescara, dove ha vinto l’ultimo campionato. E ha un compito difficile, impossibile: salvare la squadra abruzzese  dalla retrocessione. Dice che questa squadra non è inferiore all’Empoli, al Palermo e al Crotone con le quali deve giocarsi la salvezza. Non è inferiore perché “ha dei valori”. Che deve però dimostrare in campo. Altrimenti non serviranno a nulla.

Una volta Zeman era sinonimo di bel calcio, spettacolo e divertimento. Non l’abbiamo dimenticato a Licata, come non l’hanno dimenticato a Foggia, a Messina.  Poi qualcuno, dopo i risultati inferiori alle attese ottenuti con la Roma e con la Lazio, ha cominciato a dire che il suo gioco era un divertimento solo per gli avversari. A 69 anni Zdenek ci riprova. Sapendo che per l’impresa di salvare il Pescara occorrerà più la concretezza dei risultati che il suo tanto amato spettacolo.

(g.c.)