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L’edizione odierna del giornale La Sicilia riporta una lunga intervista al commissario straordinario Maria Grazia Brandara. La riportiamo integralmente.

Commissario, 3 mesi di amministrazione. Stiliamo un primo bilancio.

Ho fatto davvero tante cose, non perché sia brava, ma perché mi anima una forte passione e un infinito spirito di servizio e senso di responsabilità rispetto al ruolo che occupo e nei confronti dei cittadini. Ciò premesso mi sono occupata della cupola del Santuario di Sant’Angelo, Patrono della Città, che versa in precario stato; ho fatto un appello ai professionisti italiani e internazionali per il rilancio di Licata, che ha avuto importanti adesioni; ho tenuto sotto stretto controllo il servizio idrico erogato ai cittadini e affinchè si limitassero al minimo i loro disagi e in tal senso ho anche diffidato l’ATI Idrico di Agrigento; ho sottoscritto un accordo del Comune con la Provincia per il mantenimento dei locali di Piano Bugiades a favore degli alunni del liceo; a mie spese sono andata ad Oslo per promuovere la città; ho disposto il prelievo dal fondo di riserva, della somma di euro 15.000, per interventi urgenti da effettuare al teatro comunale e spero venga riaperto prestissimo, ho avviato la procedura per la manutenzione e il restauro del Palazzo di Città; ho inoltrato alle competenti autorità la richiesta di adozione di misure di prevenzione da esondazione o alluvione del centro abitato; ho aperto un profilo istituzionale sui servizi social network e youtube, per una maggiore interazione e informazione con la cittadinanza; ho disposto la verifica dei requisiti delle strutture di accoglienza, culminata nella chiusura di una delle strutture presenti in città per mancanza degli stessi; ho emanato una direttiva per la stesura di un regolamento che preveda il ricorso anche al telelavoro; ho richiesto e ottenuto che, per Rosa Balistreri si avviasse procedura iscrizione nel registro delle eredità immateriali siciliane; ho lanciato un appello a denunciare le estorsioni; ho organizzato il Natale dei licatesi e mi sono confrontata quotidianamente con il problema dell’emergenza rifiuti.

Dal suo arrivo si é trovata subito a fronteggiare un’emergenza rifiuti senza precedenti. Cosa si sente di dire ai suoi amministrati giustamente scoraggiati?
Appunto senza precedenti e, apparentemente, incomprensibile. Devo dire che ieri ho chiesto al Signor Prefetto di riunire attorno ad un tavolo i legali rappresentanti di: Srr, Dedalo, Apea e quanti altri ritenesse opportuno, per cercare di mettere fine al rimpallo di responsabilità dei Soggetti tenuti alla rimozione dei rifiuti. Nelle more dell’incontro che si terrà martedì, stamattina il Comune, in forza di una mia ordinanza, si sostituirà a tutti e ripulirà la Città da cima a fondo. Licata deve essere pulita…COSTI QUEL CHE COSTI. Gli uffici tecnici continuano a rassicurarmi sul fatto che la città ha pagato alla Dedalo più di quanto dovuto perché i criteri utilizzati per la ripartizione dei costi tra i Comuni erano errati. Sembra un gioco al rialzo in cui ogni operatore, dalla Dedalo alla SSR e alla Apea, prova a chiedere di più al Comune, alle tasche dei cittadini licatesi. Qualcuno ha ragione: vedremo chi. Io mi sento una cittadina licatese e, come tale, non consentirò altra violenza sulla mia città Ma devo anche dire che non si può escludere che quanto accade a Licata, con l’ennesima emergenza rifiuti e non solo, potrebbe essere opera di una regia che vuole a tutti costi che io abbandoni la carica di commissario straordinario della città. Una cosa voglio dire a gran voce: ci hanno provato già con le minacce ed avendo capito che non è il coraggio che mi manca potrebbero usare mezzi subdoli per fare in modo che mi stanchi ed abbandoni. Sarà la Magistratura, a cui mi sono rivolta, ad accertare se quanto sta accadendo sia il risultato di un’azione congiunta tra diversi organi di una pubblica amministrazione, che non ha di mira gli interessi dei cittadini o sia l’effetto dell’incapacità gestionale e decisionale dei suoi responsabili, che non hanno affrontato per tempo il problema gestione dei rifiuti, in una logica di programmazione utile al territorio, e limitandosi alla gestione dell’emergenza senza adeguatamente valutare l’efficacia e le conseguenze degli interventi assunti. Di fatto la città è stata tenuta sotto scacco. A me interessa poco sapere dove si annidano responsabilità o superficialità, a me interessa che la città sia pulita. Ripeto COSTI QUEL COSTI.

Tra i problemi anche quello di un randagismo incontrollato. Avvelenamenti e uccisioni si susseguono
Ho già prelevato 15.000 euro dal fondo di riserva ordinario per destinarli ai servizi di accalappiamento, ricovero, mantenimento e cura degli animali randagi e che può dare risposte al problema. Anche lì il problema certamente non si è manifestato negli ultimi tre mesi. In ogni caso lo affronterò con la dovuta attenzione.

Da qui a giugno (termine del suo mandato) come e dove pensa di poter intervenire in maniera decisa?
Certamente, proseguirò il mio impegno relativamente alla questione di acqua e rifiuti, vorrò fare una doverosa risposta ai precari, affrontare la questione riscossione tributi, la promozione dell’immagine, cercherò di pungolare le istituzioni di vertice a rispondere alle necessità di questo territorio, mi impegnerò a dimostrare che Licata è veramente di più. Credo che in parte e con grande fatica abbiamo già avviato il percorso virtuoso.

Chiudiamo con il Natale ormai alle porte, albero e illuminazione diversa. Molti hanno apprezzato i suoi sforzi.
I cittadini di Licata meritavano di vivere l’aria di festa del Natale, e le luci, l’albero, l’atmosfera che si respira sono state da me volute e realizzate con l’ausilio e la partecipazione di quanti avessero veramente amore per la città. Li abbiamo finanziati i parte con i fondi della tassa di soggiorno, ma la maggior parte grazie ai contributi (anche in termini di fornitura sevizi e beni e coordinamento e controllo) del sig Costanzino (mollificio) della ditta Vedda, Giovannella Incorvaia, e dei tecnici ed operai del Comune guidati dal geom. Bugiada ed un generoso contributo della banca San Francesco (tesoriere del Comune).