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“Sono stanco, deluso e provato, il clima politico instaurato in città non aiuta a far comprendere ai cittadini che le risposte di quanto avviene non sono da attribuire ad Angelo Cambiano, che è solo l’ultimo sindaco arrivato, ma ad un sistema che per decenni ha permesso tutto ciò“. Queste le parole di Cambiano poche ore dopo la chiamata intimidatoria arrivata in Municipio in concomitanza con la ripresa delle demolizioni. “E’ inconcepibile – prosegue il sindaco – e assistere a dichiarazioni di personaggi pubblici che anziché spiegare ai cittadini che le sentenze della Magistratura si rispettano, vengono fuori con dichiarazioni mirate ad aumentare speranze e aspettative irraggiungibili”.

Chi respinge tutte le accuse mosse dal primo cittadino alla politica locale, è il consigliere comunale di opposizione Angelo Vincenti. “E’ un’infamia, l’ennesima, rivolta a tutto il Consiglio comunale che ancora una volta grazie alle “uscite mediatiche” del primo cittadino, mortificano tutti. Il mio sospetto, che oggi comincia a prendere forma – l’affondo del consigliere di opposizione – è che il sindaco, e non solo lui, stiano tentando tutte le strade per portare allo scioglimento del Consiglio comunale in modo da restare da solo senza nessuno che lo contrasti. Continuo a fare cattivi pensieri, anche su chi dovrebbe tutelare le istituzioni tutte, e sono seriamente preoccupato che la democrazia sia oggi diventata in questa città, un problema. Non mi importa più se è protetto, e non m’interessa neanche da chi – conclude Vincenti – non si può permettere di fare e soprattutto di dire tutto quello che gli passa per la testa”.